“Ora lo chiamano genio, ma prima lo ignoravano”: lo sfogo di Gloria Guida su Alvaro Vitali

Gloria Guida ricorda Alvaro Vitali e denuncia l’ipocrisia di un mondo dello spettacolo che, troppo spesso, celebra gli artisti solo quando è ormai troppo tardi. La rabbia dell’attrice contro l’indifferenza che ha segnato gli ultimi anni del celebre comico romano.

“Ora lo chiamano genio, ma prima lo ignoravano”: lo sfogo di Gloria Guida su Alvaro Vitali

La scomparsa di Alvaro Vitali ha lasciato un vuoto non solo tra i fan della commedia all’italiana, ma anche tra chi ha avuto modo di conoscerlo davvero, sul set e nella vita. Tra questi, la bellissima Gloria Guida, che lo ha ricordato con affetto e amarezza nel corso della trasmissione La volta buona, in onda su Rai1 il 25 giugno.

L’attrice ha colto l’occasione per rendere omaggio a un collega di talento, ma anche per sollevare un’accusa forte e sentita: l’ipocrisia dell’ambiente dello spettacolo, che troppo “Ho avuto la fortuna di lavorare con Alvaro Vitali, insieme a Lino Banfi e tanti altri grandi dell’epoca. Ho ricordi bellissimi di lui, era un uomo che sapeva lavorare divertendosi davvero”, ha raccontato Gloria Guida, lasciandosi andare a un ricordo genuino e affettuoso. Ma dietro queste parole si è presto fatto spazio uno sfogo che ha toccato molti spettatori: “Sono arrabbiata. Ora tutti dicono che era un genio, che era simpaticissimo, che aveva una comicità unica. Ma quando gridava il suo desiderio di lavorare, quando soffriva per la mancanza di proposte, nessuno si faceva avanti. Nessuno se lo filava”. 

Le parole dell’attrice non sono passate inosservate perché racchiudono una verità che riguarda molti protagonisti del cinema e della televisione italiana. Vitali, noto soprattutto per il personaggio di Pierino che ha segnato un’epoca, ha vissuto negli ultimi anni una fase di grande emarginazione professionale.

Nonostante fosse ancora attivo, disponibile, e capace di far sorridere, le chiamate non arrivavano più. Ed è questa ingiustizia a ferire Gloria Guida più della morte in sé. “Fa male sapere che poteva fare ancora tanto, aveva i tempi giusti, era brillante, intelligente. Non meritava di restare a casa”. Il caso di Alvaro Vitali, secondo l’attrice, non è isolato. “È successo anche a me, e succede a tanti altri. Attori con una lunga carriera, che hanno fatto la storia del nostro cinema, finiscono per essere messi da parte come se non avessero più nulla da dire”.

Parole che evidenziano una realtà scomoda, quella di un mondo spesso guidato da logiche commerciali e dall’apparenza, che dimentica il valore della memoria e dell’esperienza.

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