È uscito al cinema finalmente l’atteso sequel di Avatar, tredici anni dopo, “Avatar, la via dell’acqua”, ricco di avventura e azione, costato miliardi di dollari ne incasserà altrettanti ed il regista James Cameron spera di fare incetta anche di Oscar a marzo, è il primo dei quattro sequel previsti fino al 2028.
È ambientato dieci anni dopo l’originale, i personaggi sono gli stessi con protagonisti Sigourney Weaver, che qui torna in altro ruolo, KateWinslet, Sam Worthington e Zoe Saldana riprendono i loro ruoli iconici, sempre incentrato sulla famiglia Sully e sui pericoli che corrono da cui dovranno sfuggire.
Di nuovo tuffati nel mondo di Pandora l’atmosfera sarà ricca di colori brillanti in cgi, questa volta la Weaver (Ghostbusters) interpreta un adolescente ed ha dovuto studiare molto ed osservare le classi superiori per immedesimarsi nel ruolo, di cui è entusiasta e si sente privilegiata, è stato come fare un tuffo nel passato dice e rivivere l’età migliore dei miei dodici anni.
Questa volta il clan di Pandora dovrà combattere contro gli esseri umani che vuole colonizzare la loro casa perchè la Terra è inabitabile e prenderne possesso. “Potevo vedere tutti i personaggi dove dovevano essere, sopra o sotto l’acqua, e potevo parlare con loro attraverso il sistema di indirizzamento dei sommozzatori. Loro agivano secondo una direzione in tempo reale basata su cio’ che vedevo nella telecamera virtuale”, ha raccontata Cameron.
Cameron ha lavorato con il visual effect Joe Letteri premio oscar e realizzatore di King Kong e Gollum, il team degli effetti visivi ha sviluppato un sistema di “cattura della performance facciale basata sull’immagine”. L’attrezzatura era rivolta verso il viso degli attori e la telecamera registrava le espressioni facciali e i movimenti muscolari a un livello mai raggiunto prima. Buona parte del film si svolge dentro e sotto l’acqua per cui gli attori hanno dovuto imparare a recitare in apnea (Kate Winslet ha il record di minuti senza respirare, oltre 7).