Mostra del Cinema di Venezia, tocca a Martin Eden, film italiano in concorso

Alla Mostra del Cinema di Venezia tocca all'Italia e al secondo film in concorso, ovvero "Martin Eden", tratto dal romanzo di Jack London e interpretato da Luca Marinelli. Una pellicola in cui la cultura assume un valore e diventa strumento per elevarsi.

Mostra del Cinema di Venezia, tocca a Martin Eden, film italiano in concorso

Alla Mostra del Cinema di Venezia, nella giornata di ieri, è stato presentato il secondo film italiano in concorso. Si tratta di Martin Eden, tratto dal romanzo omonimo di Jack London per la regia di Pietro Marcello interpretato da Luca Marinelli.

Il film è stato seguito da tantissimi applausi nella sala grande, ma anche da qualche dissenso. La pellicola, che esce nelle sale cinematografiche mercoledì 4 settembre, racconta la storia di Martin Eden, un giovane marinaio senza istruzione né averi, che tenta, riuscendoci, la strada del successo, ma che lo porta a essere infelice.

In seguito all’incontro con Elena Corsini interpretata da Jessica Crassy, cresce in lui il bisogno di ampliare i propri orizzonti, comincia a studiare, a formarsi una cultura e imparare tutto ciò che fino ad ora non potuto, anche per mancanza di risorse e fondi. In questo percorso di elevazione culturale, è accompagnato da un mentore, Russ Brissenden, interpretato da Carlo Cecchi.

Il regista ha deciso di ambientare le scene del film a Napoli, la sua terra natale, durante il Novecento, dove i pensieri e i rumori socialisti stridono con il liberalismo borghese. Un compito non semplice e molto arduo per il regista il quale ha già avuto modo di mettersi in luce con Bella e perduta del 2015. Il protagonista crede nella cultura come emancipazione, modo di elevarsi contraddistinto in una società in cui i selfiie e i social sono diventati il mezzo più importante usufruibile a tutti.

Lo stesso regista, il cui film è in corso per la prima volta per il Leone d’Oro, usa queste parole per descrivere la sua creatura: “In Martin Eden ho trovato una storia universale, quella di un ragazzo che si riscatta attraverso la cultura. È la storia di Jack London e quella di molti. Nella società attuale dell’edonismo, questo film ci dice che si può cambiare solo attraverso la cultura”.

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