Chiunque abbia visto il film “Bianco, rosso e Verdone” non potrà non ricordare Irina Sanpiter, meglio conosciuta come Magda, la “disperata” moglie di Furio. Il suo “non ce la faccio più“, pronunciato con un particolare tono di voce – che non era il suo, a causa del suo forte accento russo, è stata doppiata dall’attrice italiana Solvejg D’Assunta – è ancora usato per descrivere una situazione al limite della sopportazione.
La donna aveva 60 anni e da tempo ormai era ricoverata al policlinico Umberto I di Roma a causa di una leucemia contro cui ha lottato disperatamente per oltre 30 anni. Non è riuscita a vincere la guerra, ma è riuscita a rimanere viva nei ricordi di chi l’ha apprezzata grazie a Carlo Verdone che l’ha voluta nel suo film.
Le parole di Carlo Verdone per la “sua” Magda
Proprio lui, dopo aver appreso la brutta notizia, ha scritto un post su Facebook nel quale si leggono parole piene di affetto e stima per la “sua” Magda: “Cari amici, proprio ora vengo a conoscenza della scomparsa di una mia brava ed affettuosa attrice: Irina Sanpiter. Sono molto triste, addolorato. Ci vedevamo poco ma l’abbraccio, quando ci si incontrava, era sempre forte e pieno di dolce nostalgia”.
Irina aveva origini russe e il regista Verdone racconta che il loro primo incontro fu grazie a Sergio Leone, la Sanpiter era parente della moglie moscovita dello sceneggiatore Giorgio Arlorio. Continua motivando la scelta della donna per il ruolo nel suo film, grazie “a quegli occhioni dolci e malinconici che dovevano essere una caratteristica della mia Magda”.
Verdone fa anche sapere che Irina non volle continuare la carriera nel mondo del cinema: “Non volle continuare per scelta la strada del cinema. Era rimasta appagata dal nostro film e si mise a organizzare eventi e concerti musicali“.
Il su personaggio ha dato voce a tante donne che si sono riviste in questa sua disperata voglia di ribellione – Magda alla fine del film decide di seguire un playboy che l’aveva corteggiata e abbandona il marito – ma, purtroppo, proprio mentre la sua carriera professionale stava decollando, la vita le ha riservato un brutto scherzo: a soli 27 anni ha dovuto iniziare una battaglia con la sua malattia, lontano dalle telecamere, ma con vicino il suo compagno di una vita, il manager musicale Tony Evangelisti.