Macaulay Culkin ha testato i videogiochi ispirati al film “Mamma ho perso l’aereo”

Il 38enne Macaulay Culkin, diventato celebre in tutto il mondo come protagonista del film “Mamma ho perso l’aereo” e “Mamma ho riperso l’aereo”, ha recentemente saggiato la bontà di alcuni videogiochi tratti da quelle pellicole cult. Ecco come se l’è cavata.

Macaulay Culkin ha testato i videogiochi ispirati al film “Mamma ho perso l’aereo”

Tutti lo conoscono come il piccolo Kevin McCallister di Mamma ho perso l’aereoMamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York. Le due pellicole dei primi anni ’90 in cui il protagonista era il giovane Macaulay Culkin, dopo il successo iniziale, sono diventate un vero e proprio cult da riproporre specialmente durante il periodo natalizio.

Dopo le due magistrali interpretazioni, dell’ex enfant prodige si sono perse pressoché le tracce. Ciononostante, non mancano alcune sue sporadiche apparizioni in televisione, dove ha modo di poter tornare sulla sua esperienza cinematografica che lo ha reso noto in tutto il mondo.

L’ultima di queste occasioni è coincisa con il tentativo di misurarsi con i vari videogiochi che hanno preso spunto dai due film in cui ha recitato come protagonista. Grazie allo youtuber James Rolfe che ha dato vita alla serie Angry Video Game Nerd, Macaulay Culkin si è cimentato provando tutti i videogiochi ispirati alle scene in cui ha dovuto tener testa a Harry e Marv, i due maldestri topi d’appartamento che ripuliscono le ville dei ricchi, assenti per le feste di Natale.

Come si può evincere dal recente video postato sul canale YouTube di Cinemassacre, i videogiochi non sono un granché. Nati in fretta e furia sulla scia del successo dei due film, non erano affatto curati sia dal punto di vista della grafica che del coinvolgimento.

Ma l’attore newyorkese non ci sta proprio a calcare la mano sul proprio alter ego pixellato. Nonostante si trovi di fronte a dei videogiochi che spaziano dal mediocre allo scadente, il 38enne non vuole infierire più di tanto, preferendo prenderla con filosofia. A farla da padrone è una buona dose di autoironia, intervallata da una indulgente critica ai difetti dei giochi testati. E l’attore dimostra di essere ancora una volta in grande forma: all’inizio del video entra vestito da fattorino delle pizze che consegna un cartone zeppo di videogiochi ispirati alle pellicole, con il riferimento a una delle scene cult del primo film del 1990 che era un atto più che dovuto.  

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