Arriverà mercoledì 11 marzo, nelle sale cinematografiche italiane, distribuito da Medusa Film, “Ma che bella sorpresa”, la nuova commedia sentimentale diretta da Alessandro Genovesi che ha riunito tre generazioni di comici: Renato Pozzetto, Claudio Bisio e Frank Matano.
Il film racconta le avventure del romantico sognatore e professore di letteratura al liceo, Guido (interpretato, per l’appunto da Claudio Bisio), distrutto dall’abbandono della sua compagna, che lo lascia per un altro uomo. A sostenerlo troverà il suo migliore amico, Paolo (Frank Matano), un suo ex svogliato studente diventato insegnante di educazione fisica che, per tirargli su il morale, invita a Napoli i suoi milanesissimi genitori (interpretati dall’inedita coppia Ornella Vanoni e Renato Pozzetto) e lo spinge tra le braccia della sua nuova vicina di casa, Silvia (la bellissima Chiara Baschetti), che sembra avere i requisiti della “donna perfetta”. Ma la “donna perfetta” esiste davvero? E se non fosse Silvia, ma Giada (Valentina Lodovini), l’altra sua vicina di casa, da sempre innamorata segretamente di lui?
Il regista Alessandro Genovesi spiega così il suo ultimo lavoro cinematografico: “Il film racconta, in chiave di tragicommedia, quanto l’amore possa far male. Io lo definisco un “auto-Truman Show”: il personaggio interpretato da Bisio vive in un mondo immaginario, generato dalla sua mente sofferente. E’ la parte cinicamente più comica della storia. Gli esterni sono ambientati in una Napoli colorata, allegra, quasi da cartone animato dove tutto è talmente vero da sembrare finto. Gli interni sono stati invece girati a Cinecittà, dove tutto è così finto da sembrare vero”.
Anche Claudio Bisio dice la sua in merito al film in uscita nelle sale il prossimo 11 marzo e si dichiara, inoltre, molto contento di aver avuto al suo fianco un giovane talento come Franck Matano: “Il film di Genovesi è una storia divertentissima e piena di sorprese in cui interpreto un uomo romantico, anche troppo, che ha il cuore spezzato. Sono stato contento di averlo girato a Napoli che viene finalmente rappresentata in tutta la sua bellezza e non più come scenario di storie criminali. Anagraficamente e geograficamente [io e Matano ndr] siamo agli antipodi, ad unirci è la curiosità e il desiderio di dissacrare.”