Le ninfee, il capolavoro di Monet arriva al cinema

Il grande capolavoro di Monet, uno dei geni dell'arte impressionista, sta per approdare al cinema in un evento che ha luogo solo per i giorni del 26-27-28 novembre, un'occasione per scoprire la storia che si cela dietro il quadro.

Le ninfee, il capolavoro di Monet arriva al cinema

Uno dei massimi capolavori, uno dei migliori quadri del’arte impressionista e dell’arte in generale, sta per arrivare al cinema. Stiamo parlando delle “Ninfee” di Claude Monet, prodotto da Nexo Digital e Ballandi Arts, che è possibile ammirare per tre giorni, per la precisione dal il 26, il 27 e il 28 novembre, in moltissime sale cinematografiche di tutta Italia. Proviamo a capire meglio il progetto e cosa ci regalerà.

Per soli tre giorni, ovvero dal 26 al 28 novembre, si potrà vedere al cinema il film “Le Ninfee di Monet: un incantesimo di acqua e di luce. Un percorso raccontato da Elisa Lasowski, che accompagna lo spettatore alla scoperta dei segreti, dei giochi di luce e delle meraviglie pittoriche di questi grandi quadri, “Les Grandes Décorations“, enormi pannelli raffiguranti il suo stagno di ninfee, talmente avvolgenti che lo spettatore si trova immerso in un’atmosfera di pace e serenità.

Il film ha il compito di trasportare gli spettatori in sala attraverso i musei più importanti di Parigi: dal Musée Marmottan, il Musée de l’Orangerie sino al Musée D’Orsay, compreso l’arrivo a Giverny con la Fondation Monet, mostrando la casa del pittore, il giardino, i luoghi in cui dipingeva, ma anche i meravigliosi panorami di Etretat. A guidare gli spettatori vi è un volto noto, ovvero Lasowski, l’attrice de “Il trono di spade”, mentre la supervisione scientifica è dello scrittore e scienziato Ross King, che ha anche scritto un libro riguardo quest’opera, dal titolo “Il mistero delle ninfee. Monet e la rivoluzione della pittura moderna”.

Un film che ripercorre la storia di questo grande pittore impressionista. Si parte da Le Havre, in cui ha trascorso il primo periodo della sua vita artistica, per poi risalire il fiume e toccare man mano tutti i paesi in cui ha vissuto: Poissy, Argenteuil, Vétheuil, e infine Giverny. Proprio qui, ormai debilitato e cieco per via della cataratta, concepisce di mettere in pratica l’idea che da molto ha in mente: dipingere le ninfee.

Dopo 10 anni, nel Musée de l’Orangerie, questo quadro trova finalmente spazio proprio nelle sale da lui stesso disegnate. Nel maggio del 1927 l’amico George Clemenceau inaugura il museo dedicato alla Grand Décoration, il quale contribuisce in misura notevole alla notorietà delle ninfee di Monet, ormai conosciute ovunque, non solo in Francia, ma in tutto il mondo.

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