L’ascia di “Shining” venduta all’asta per 192mila euro

L’ascia con cui Jack Nicholson cercava di uccidere Shelley Duvall nella celebre pellicola “Shining” di Stanley Kubrik, è stata venduta all’asta a Londra per 170mila sterline.

L’ascia di “Shining” venduta all’asta per 192mila euro

Vero e proprio cult movie, Shining è considerato uno dei più avvincenti film horror della storia del cinema. Girato nel 1980 dal genio di Stanley Kubrik, a distanza di quasi 40 anni continua a rappresentare una pietra miliare che affascina e non passa mai di moda. Sulla base di questa premessa, è logico dedurre che qualsiasi oggetto riconducibile a questo film acquisti un valore del tutto particolare.

E così è stato anche per l’ascia con cui Jack Torrance – il protagonista della pellicola, interpretato da Jack Nicholson – arrivò a sfondare la porta di uno dei bagni dell’Overlook Hotel, la struttura che di fatto rimaneva isolata dal resto del mondo per tutta la stagione invernale. Lui, ex insegnante con alle spalle problemi con l’alcol, dopo aver accettato l’incarico di guardiano dell’albergo insieme con la moglie Wendy e il figlio Danny, iniziò a comportarsi in maniera strana e violenta.

Ed è proprio qui che entra in scena la scure, oggetto che lui impugna per uccidere moglie e figlio. Nella caccia ai due, a rimanere impresso nella mente dello spettatore è il celebre ghigno dell’attore, oltre alla sua celeberrima battuta che in italiano è stata tradotta con l’agghiacciante: “Cappuccetto rosso? Su, apri la porta. Su, apri! Sono il lupo cattivo!“. Questo mitico cimelio era stato inizialmente acquistato da un membro della troupe che aveva partecipato alle riprese del cult.

Alla fine della produzione si era infatti deciso di vendere tutti gli oggetti utilizzati sul set del film ispirato all’omonimo romanzo di Stephen King. La scure destinata a diventare un oggetto leggendario, fu inizialmente comprata con la semplice intenzione di rompere della legna. Il destino ha però voluto che non venisse mai utilizzata. Proprio per questo motivo, sul catalogo che ne descriveva le sue peculiarità, gli organizzatori dell’asta hanno voluto far presente che “a parte qualche graffio dai lunghi giorni di riprese della famigerata scena della rottura della porta, l’ascia è in ottime condizioni”.

Il nuovo proprietario che è riuscito ad aggiudicarsi la scure, ha dovuto sborsare la bellezza di 170mila sterline, l’equivalente di poco meno di 192mila euro. Alla vigilia si pensava di poter recuperare un valore compreso tra 40mila e 60mila sterline, ma alla fine l’interesse per quell’oggetto passato alla storia ha superato di gran lunga tutte le più rosee aspettative.  

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