Jennifer Aniston parla della crudeltà dei suoi genitori: “Mi credevano mediocre in tutto”

Attraverso una lunga intervista concessa al magazine “People”, Jennifer Aniston ha parlato dei genitori che fin dall’infanzia non hanno mai creduto in lei, non perdendo occasione per mortificarla e farla sentire una nullità.

Jennifer Aniston parla della crudeltà dei suoi genitori: “Mi credevano mediocre in tutto”

È davvero difficile da credere, eppure una delle attrici più apprezzate di Hollywood come Jennifer Aniston, un tempo non godeva affatto della stima dei propri genitori. Entrambi attori, in più di una circostanza le avevano fatto intendere che non sarebbe mai stata all’altezza, in quanto incapace di poter far qualcosa di buono nella vita.

A farlo presente è la diretta interessata per mezzo di una lunga intervista concessa ai microfoni del celebre magazine People. Il padre John, nel cast della soap opera Il tempo della nostra vita così come la madre, la modella e attrice Nancy Dow, non vedevano in lei nessun talento e nessuna particolare capacità di recitazione.

Ciononostante, il tempo ha sorprendentemente stravolto le loro previsioni. Il brutto anatroccolo si è trasformato in una diva conosciuta in tutto in mondo, che in fatto di fama e popolarità, ha ampiamente superato entrambi i genitori messi insieme. “Erano tutti contro di me. Mi dicevano che non sarei mai riuscita a fare l’attrice. Che non avrei mai combinato niente di buono. E ora guardatemi: Dio sa che un paio di cose buone devo averle fatte” ha confessato l’ex moglie di Brad Pitt.

Mortificata, sminuita e trattata al pari di una nullità, Jennifer Aniston ha dovuto affrontare gli ostacoli di una famiglia che non ha mai creduto in lei, e che non ha mai fatto nulla per sostenerla, spronarla ed incoraggiarla. “Mi credevano mediocre in tutto” ha confessato l’attrice che si è fatta conoscere grazie al suo ruolo in Friends, la sitcom statunitense che ha spopolato a cavallo degli anni Novanta e Duemila. Fu grazie a quell’esperienza che riuscì a superare i traumi di un’infanzia in cui veniva costantemente ridicolizzata ed umiliata, acquistando la giusta autostima e consapevolezza nei propri mezzi.

A quel punto, conclude facendo presente che a chi le diceva che “non guadagnerai mai un centesimo come attrice‘, oggi posso dire: ‘Guardatemi! Un paio di centesimi li ho portati a casa, no?”. Ad ogni modo, nonostante le avversità e gli anni difficili che ha dovuto affrontare, non nutre rancori soprattutto nei confronti della madre, in quanto si rende conto che il suo atteggiamento altro non fu che la conseguenza della rigida educazione ricevuta.

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