Cinque volte in cui un film “ha ucciso qualcuno”

Cinque casi di morti assurde in sala, durante la proiezione di film. Storie vere che hanno dell'incredibile. Colpevoli cuori deboli e anche folli che non amano essere disturbati durante la visione

Cinque volte in cui un film “ha ucciso qualcuno”

“Sabato sono andato al cinema e ho visto un film bello da morire” vuol dire che il film è stato davvero bello. Ma se la frase si prendesse alla lettera e si considerasse un film responsabile della morte di una persona? Per ben cinque volte, andare a guardare un film ha causato di vittime. Non necessariamente nel film, ma in sala. Colpa della troppa adrenalina o di folli ultrasettantenni che sparano perché si sentono disturbati.

“The Twilight Saga: Eclipse”. La famosa saga che vede come protagonisti vampiri immortali miete una vittima nel 2010. Damian Anthony Smythe, 23enne del New Jersey, muore in sala durante la proiezione del film. Il giovane era già brillo prima che il film cominciasse; tuttavia, ha continuato a bere alcolici anche durante la proiezione. Fin quando non si accasciò, sbatté la testa sulla poltrona e svenne. L’autopsia affermerà poi che la morte fu dovuta ad intossicazione alcolica.

“Un pesce di nome Wanda”. Ci sono persone che non vedono di buon occhio gli horror e i thriller; li considerano troppo violenti e dannosi alla psiche. E se si dicesse a queste persone che Ole Bentzenm ha avuto un mancamento mentre guardava una commedia divertente, cosa penserebbero? Ole era un audiologo danese; durante la scena più memorabile, in cui il protagonista viene legato ad una sedia e gli vengono infilate patatine fritte nel naso, ride al punto da andare in iperventilazione e morire di infarto al cinema.

“Avatar”. James Cameron ha creato una pellicola indiscutibilmente bella, con effetti da Oscar e record di incassi. C’è chi a tanta epicità non ha resistito, e ci è rimasto secco. Si tratta del taiwanese Cuo, quarantaduenne. L’uomo soffriva di sbalzi di pressione, e durante la proiezione del film il suo cuore ha cominciato a battere troppo forte, causandogli un ictus. L’uomo è morto poco dopo.

“Lone Survivor”. Qui il caso dell’ultrasettantenne violento. Nel 2013 Curtis Reeves, poliziotto pensionato, ha sparato a Chad Oulson, colpevole di averlo distratto inviando degli sms in sala. Chad era in compagnia di sua moglie Nicole, ed è morto sul colpo.

“La passione di Cristo”. Il film ha suscitato emozioni molto forti nelle persone che l’hanno guardato; a volte fin troppo forti. È il caso di Peggy Smith, donna cinquantaseienne rimasta estasiata dalla scena della crocifissione di Cristo ed è morta pochissimo tempo dopo.

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