I veicoli più famosi dello schermo in mostra a Los Angeles

"Hollywood Dream Machines: Vehicles of Science Fiction and Fantasy", l'esposizione dei veicoli che hanno fatto la storia del cinema: 53 veicoli protagonisti di 30 diversi film e serie tv cult.

I veicoli più famosi dello schermo in mostra a Los Angeles

Il Petersen Automotive Museum di Los Angeles, uno dei più interessanti musei dell’auto del mondo, nonchè uno degli edifici più particolari della capitale mondiale dell’industria cinematografica, ospita la mostra “Hollywood Dream Machines: Vehicles of Science Fiction and Fantasy“, un’esposizione, prodotta in collaborazione con il Comic-Con Museum e definita “la più grande al mondo nel suo genere” dalla direzione del museo, di 53 veicoli protagonisti di 30 film cult che hanno fatto la storia del cinema e della televisione. La mostra ha aperto i battenti lo scorso 5 maggio e sarà visitabile fino al 15 marzo 2020. La rassegna è la più ricca esposizione dedicata alle automobili e agli altri veicoli protagonisti dei film e delle serie tv di fantascienza.

Tra le auto esposte troviamo: la mitica DeLorean DMC-12 di “Ritorno al futuro” e la Cruiser utilizzata dal dipartimento di polizia di Hill Valley in “Ritorno al futuro 2”, Herbie, il maggiolino tutto matto del famoso classico della Disney e l’Autobot Bumblebee, l’altro maggiolino, protagonista di uno spin-off della saga dei “Transformers”, la Deckard’s sedan, la berlina arancio brillante di Harrison Ford in “Blade Runner” e lo Spinner guidato da Luv in “Blade Runner 2049, la Ford Taurus Police Cruiser e l’Omni Consumer Products 6000 SUX dei film di “Robocop”, la Match 5 Prototype protagonista dell’anime “Superauto Match 5” e in seguito di “Speed racer” e le più famose Batmobili.

È possibile ammirare, inoltre, la Plymouth Fury Christine, la macchina infernale al centro del romanzo di King e dell’omonimo film di Carpenter, la Durango 95 di “Arancia meccanica”, la Ford Explorer XLT Tour Vehicle gialla e verde di “Jurassic Park”, la Lexus Roadster di “Minority Report”, il Landspeeder di “Star Wars – Episodio IV”, la Jaguar XKR, la vettura guidata dal villain Zao in “La morte può attendere”, della saga di James Bond, la Ford Flathead Roadster con motore a vista di Tony Stark in “Iron man”, la Main Force Patrol V-8 Interceptor di “Mad Max”, The Alligator, uno dei veicoli utilizzati in “Anno 2000 – La corsa della morte”, la Lexus LC 500 Inspiration Series del blockbuster della Marvel “Black Panther” e la Cadillac Cien V12 di “The island”.

Per quanto riguarda le auto protagoniste delle serie televisive, tra le tante troviamo la famosissima Pontiac Firebird, meglio nota come KITT (Knight Indistries TWO Thousand), la vettura dotata di intelligenza artificiale della serie tv “Supercar”, la Black Beauty utilizzata nella serie tv “Il Calabrone Verde”, che ha reso celebre Bruce Lee, l’AMT Piranha della serie tv Organizzazione U.N.C.L.E. Trovano posto nella mostra anche veicoli protagonisti di film d’animazione, come l’auto da corsa Saetta McQueen, protagonista della saga targata Pixar “Cars” e, infine, esposto all’esterno del museo, data la sua mole, troviamo il Weyland RT01 Transport, il mostruoso veicolo di “Prometheus”.

Questi sono solo alcuni dei 53 veicoli esposti al Petersen Automotive Museum, i quali permetteranno ai visitatori di ripercorrere la storia e il legame delle auto con il grande e il piccolo schermo e di fare un tuffo nel passato, ricordando le pellicole che hanno accompagnato intere generazioni e che ancora oggi sono impresse nel bagaglio cinematografico di ognuno di noi. La mostra espone, inoltre, veicoli iridi, biciclette, numerosi oggetti di scena e merchandising, come ad esempio la targa con impressa la sigla “Outatime” della DeLorean di “Ritorno al futuro”, uno degli oggetti più gettonati.

Trovandoci nel cuore dell’industria dell’intrattenimento di Hollywood e Los Angeles, siamo entusiasti di poter mostrare queste icone del cinema“, ha spiegato Terry L. Karges, direttore esecutivo del museo Petersen. “Vedere dal vivo questi pezzi di storia offre davvero una prospettiva diversa rispetto alla loro visione sul grande schermo. La mostra è un’ode all’industria del cinema, su cui Los Angeles è stata costruita“, ha concluso Karges.

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