Gravity: la fantascienza di Alfonso Cuaròn convince pubblico e critica

Il regista spagnolo Alfonso Cuaròn riesce a creare dell'arte attraverso la fantascienza, come non si vedeva dal tempo di Kubrick. Sandra Bullock e George Clooney sono i soli protagonisti di Gravity, film ambientato nel vuoto cosmico.

Gravity: la fantascienza di Alfonso Cuaròn convince pubblico e critica

È uscito in questi giorni il film di fantascienza Gravity, diretto dallo spagnolo Alfonso Cuaròn: interpretato da George Clooney e Sandra Bullock, il film ha riscosso ampi consensi sia presso la critica che al botteghino.

La trama di Gravity è apparentemente semplice, quasi banale: durante una missione nello spazio, la navetta su cui viaggiano i protagonisti viene colpiti da un’onda di detriti spaziali, uccidendo la maggior parte degli astronauti, la navetta stessa ed ogni sistema di comunicazione. I due superstiti sono Ryan Stone, una biomedica alla sua prima esperienza nello spazio, ed il comandante Matt Kowalsky, alla sua ultima missione. I due restano così alla deriva nel vuoto, potendo contare solo l’uno sull’altra. Come un film con due personaggi e ambientato nel vuoto cosmico possa dominare il box office, lo si saprà solo andandolo a vedere…

Film dalla lunga gestazione, Gravity è rimasto per molto tempo senza attori disposti ad interpretarlo: le condizioni estreme che il film richiedeva hanno infatti scoraggiato attori come Robert Downey Jr., Angelina Jolie, Blake Lively, Natalie Portman. Il ruolo della dottoressa Ryan Stone, andato poi a Sandra Bullock, ha infatti richiesto da parte di quest’ultima una preparazione fisica della durata di oltre sei mesi, oltre ad uno studio approfondito di ogni singola scena con il regista.

Dopo I figli degli uomini e Il labirinto del Fauno, passati relativamente (e ingiustamente) sotto silenzio in Italia, il regista Alfonso Cuaròn è riuscito con Gravity a raggiungere la cima del Monte Hollywood, creando forse il più bel film di fantascienza dai tempi di 2001: Odissea nello Spazio.

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