Grace Jones abbandona il set di Bond 25

A quasi 35 anni di distanza, Grace Jones poteva nuovamente comparire in un film del famoso agente segreto inglese, ma dopo pochi minuti di permanenza sul set ha sbattuto la porta in faccia ai produttori. Ecco cos’è successo.

Grace Jones abbandona il set di Bond 25

Grace Jones, celebre modella, attrice, nonché cantante di origini giamaicane, dopo aver interpretato la spietata May Day in “Bersaglio mobile”, l’ultimo dei film di James Bond intepretato nel 1985 da Roger Moore, aveva la possibilità di apparire anche nell’ultimo capitolo dedicato alla spia inglese, che dovrebbe arrivare nei cinema di tutto il mondo il prossimo aprile 2020.

Barbara Broccoli e Michael G. Wilson, i produttori di quello che al momento è conosciuto come Bond 25, avevano progettato di omaggiarla chiedendole di prendere parte alla pellicola, che molto probabilmente sarà l’ultima in cui Daniel Craig interpreterà il ruolo dell’agente con licenza di uccidere.

Fatto sta che appena arrivata sul set, dopo aver letto il copione, l’attrice di colore è andata su tutte le furie. Stando alle dichiarazioni di una fonte interna che ha preferito mantenere l’anonimato, Grace Jones si è sentita insultata per la parte che le avevano chiesto di recitare. “Grace si aspettava di interpretare un personaggio più importante nel film e ha preso piuttosto male il fatto che fosse solo un cameo. Così la sua visita al set di Bond 25 è durata meno di un Martini”.

I produttori non hanno voluto commentare l’accaduto, anche se dal canto loro non hanno nascosto la frustrazione per il comportamento della 70enne, che avrebbe fatto loro perdere tempo e soldi. D’altra parte non si aspettavano una reazione stizzita della star, profondamente offesa per l’esiguo numero di battute che avrebbe dovuto recitare. Con il forfait di Grace Jones può andare in soffitta la possibilità di rivederla nuovamente al fianco di 007.

Nella prima occasione datata 1985, dopo aver assecondato i piani di Max Zorin – il villain della pellicola – nei panni dell’androgina May Day fu proprio lei a passare dalla parte di James Bond, aiutandolo a sventare il piano del suo ex capo. Il cambio di fronte consentì all’agente segreto di salvare la Silicon Valley dalla distruzione completa, ma non gli permise di salvare la vita alla sua nuova alleata, che pur di far saltare il piano del suo ex amante, si sacrificò facendosi esplodere con la stessa bomba che avrebbe dovuto creare un maremoto nella baia di San Francisco.

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