Si è svolta a Los Angeles l’81 edizione dei Golden Globe Awards, pioggia di stelle hollywoodiane sul red carpet. Christopher Nolan, il vincitore indiscusso, ha ricevuto cinque statuette per il suo film, Oppenheimer, tra cui miglior attore protagonista a Cillian Murphy, miglior attore non protagonista a Robert Downey Junior, miglior regia, miglior colonna sonora e miglior film drammatico.
Delusione per Barbie, che riceve solo due statuette, una per la miglior canzone originale di Billy Eilish, What Was I Made For? e una come miglior blockbuster. Matteo Garrone, in concorso con Io capitano, non vince nulla e viene battuto da Anatomia di una caduta cme miglior film straniero, di Justine Triet, che vince anche per la miglior sceneggiatura, mentre il capolavoro di Hayao Miyazaki, Il ragazzo e l’airone, si aggiudica il Golden Globe per il miglior lungometragguo di animazione.
Per quanto riguarda le donne, Emma Stone vince per la categoria miglior attrice protagonista per Poor Things, il film si aggiudica anche la statuetta per miglior film musical commedia. La pellicola sarà nelle sale dal 25 gennaio. In attesa degli Oscar, possiamo fare qualche pronostico. Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico: Lily Gladstone — Killers of the Flower Moon.
La serie tv Succession trionfa come miglior serie drammatica e vince le statuette per il miglior attore e la migliore attrice in una serie drammatica, rispettivamente Kieran Culkin e Sarah Snook. Anche la serie The Bear vince le statuette per il miglior attore e la migliore attrice in una serie commedia o musicale, ovvero Jeremy Allen White e Ayo Edebiri. Golden Globe per il miglior stand-up comico a Ricky Gervais per Ricky Gervais: Armageddon.
È stata un’edizione spumeggiante, tra gli ospiti Timothèe Chalamet, Jennifer Aniston, Ben Affleck e Matt Damon, che hanno presentato un premio, abiti glamour con strass e paillettes. Jack Black divertente come sempre. Christopher Nolan ci ha tenuto a ringraziare tutti, commosso visibilmente ha ricordato Heath Ledger, questo era il suo primo premio, e lo sguardo di Downey Junior lo ha aiutato a raffozzarsi.