"Gold", l’ultimo film con Zac Efron al cinema dal 30 giugno

Un thriller in cui l'ex teenager di "High school musical" dimostra elevate doti attoriali, ormai è cresciuto e con quei grandi occhi azzurri buca lo schermo nonostante sia scaraventato in un deserto assolato alla caccia dell'oro.

"Gold", l’ultimo film con Zac Efron al cinema dal 30 giugno

Zac Efron è cresciuto e si è dato al cinema, quello serio; nel film Gold dimostra delle abilità eccezionali; nonostante i suoi tratti siano devastati dal make up cinematografico, con il suo sguardo riesce sempre a bucare lo schermo, dopo varie commedie, lo vediamo affrontare tutt’altro ruolo, quello del cacciatore dell’oro che gli farà perdere i suoi valori.

Una storia di survivor dove c’è lui, un vagabondo, l’altro attore e regista e la macchina da presa, intorno solo un vasto e desolato deserto assolato con tutti i suoi pericoli, il sole a picco, gli scorpioni, i serpenti e una donna forse reale, che continua a fare domande. Il film, secondo il regista, rappresenta le sue preoccupazioni sul futuro e su ciò che attende l’umanità se si continua ad essere avidi.

Un thriller ansiolitico sotto ogni aspetto, privo di connessione umana, ognuno lotta per se stesso e per la propria sopravvivenza e per accaparrarsi l’oro. Agorafobia, è questa la sensazione più chiara che si prova vedendo Zac Efron in quel deserto infinitoe arido. Basso il budget, pochi attori, messaggio forte e chiaro.

Zac è immenso, lotterà tra la vita e la morte completamente da solo, affrontando i suoi demoni, in un’atmosfera alla Mad Max e che ricorda anche “Revenant – Redivivo“, in un clima angosciante, pieno di climax che coinvolge appieno lo spettatore, che non capirà se sta impazzendo o meno. Girato in Australia da Anthony Hayes, ha voluto portare a termine il progetto che rappresenta una realtà distopica a cui siamo destinati.

Se non facciamo qualcosa per smettere di depredare la madre terra, questo è il futuro che ci aspetta, ammette il regista. Che oscuro messaggio vuole portare con questo film? Che se continuiamo a farci prendere dalla smania di potere, dal denaro, dall’avidità e dall’egoismo, un futuro difficile ci attende.

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