Giulietta Masina: centenario perfetto della musa di Fellini

La grande artista nasceva a San Giorgio di Piano, nel Bolognese, il 22 febbraio 1921, un anno e un mese dopo quello che sarà il grande amore della sua vita. Attrice talentuosissima, di lei Chaplin diceva: "È l'attrice che ammiro di più".

Giulietta Masina: centenario perfetto della musa di Fellini

Giulietta Masina, il grande amore di Federico Fellini e sua musa, È nata a San Giorgio di Piano, nel bolognese, il 22 febbraio 1921, un anno e un mese dopo Federico Fellini. Si è trasferita a Roma a quattro anni e ha frequentato la scuola delle Orsoline. Incontrò il suo grande amore nel 1942 in radio dove interpretava un’opera di Fellini, prima alle scuole orsoline si innamorò della recitazione.

Federico e Giulietta si sposarono il 30 ottobre 1943, ebbero un plauso da Sordi durante una serata in teatro con esso in scena, grande amico di Fellini; gli nacque un figlio che purtroppo morì poco dopo, grande attrice eclettica, sensibile e intelligente, disse che la congiunzione con il maestro le creò alcuni problemi, per essere giudicata sempre e solo “la moglie di..“.

Il primo successo per Giulietta fu alla Mostra del cinema di Venezia nel 1948, dove interpreta una meretrice nella sua prima opera, ruolo che riprenderà nella scena voluta del marito “Lo sceicco bianco“. Di tutti i personaggi che ha interpretato nella sua lunga carriera il più emozionante rimane quello di Gelsomina in La strada, voluto dal marito.

Dopo questo film, interpretato magistralmente, venne soprannominata Chaplin al femminile , e lo stesso attore la stimava moltissimo. Il suo primo lavoro fu quello di Cabiria nello Sceicco bianco del 1952, e nel 1986 Ginger e Fred con Marcello Mastroianni. Nel 1993 piacque alla cerimonia di premiazione per l’Oscar alla carriera del marito.

Giulietta è morta il 23 marzo 1994, cinque mesi dopo Fellini ed è sepolta a Rimini, accanto al marito. La loro tomba, nel cimitero monumentale Rivabella a Rimini, è sovrastata da una scultura di Arnaldo Pomodoro, Le vele, ispirata al film La nave va. Lavorò anche in radio, che era un’altra sua grande passione, Tra il 1966 e il 1969 fu conduttrice di una popolare rubrica radiofonica, Lettere a Giulietta Masina. Cultrice della cucina e dell’arredamento.

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