Gabriele Muccino torna al cinema dal 1° ottobre con "Padri e Figlie"

Arriverà nelle sale cinematografiche del nostro paese i prossimo giovedì 1° ottobre, Padri e Figlie (Fathers and Daughters), il nuovo film Hollywoodiano del nostro italianissimo regista Gabriele Muccino

Gabriele Muccino torna al cinema dal 1° ottobre con "Padri e Figlie"

Arriverà nelle sale cinematografiche del nostro paese i prossimo giovedì 1° ottobre, Padri e Figlie (Fathers and Daughters), il nuovo film Hollywoodiano del nostro italianissimo regista Gabriele Muccino.

La nuova pellicola ambienta a New York, che ha come protagonisti i bravissimi Russell Crowe e Amanda Seyfried e che vanta una colonna sonora firmata da Jovanotti, è un dramma struggente sul rapporto tra un padre e sua figlia che copre più o meno 25 anni, dalla fine degli anni ’80 fino ai giorni nostri.

All’inizio del film, Jake Davis è uno scrittore, già vincitore del premio Pulitzer. Purtroppo, la sua vita quasi perfetta è ridotta in frantumi quando la sua giovane moglie muore in un incidente d’auto e Jake si ritrova a dover crescere la loro piccola Katie da solo, cercando di gestire al contempo una serie di problemi fisici e mentali che lo costringono per un certo periodo a ricoverarsi presso una clinica psichiatrica. Durante questo lasso di tempo, Katie viene affidata alla sua zia materna, che nutre un profondo rancore verso il padre della bimba.

Passano 25 anni e oramai Katie è diventata una donna adulta con un lavoro stabile. La ragazza, infatti, lavora come assistente sociale e si occupa di bambini disagiati. Tuttavia, la sua vita non è indenne da problemi, dato che Katie si rifiuta categoricamente di instaurare legami stabili che vadano oltre il sesso occasionale. Colpa del grande amore che ha provato per il padre e che le ha lasciato un vuoto incolmabile che ha fatto di lei una persona desiderosa di aiutare gli altri, ma non in grado di aiutare se stessa.

Gabriele Muccino, intervistato da movie player.it in merito alla sua nuova pellicola in uscita al cinema, ha dichiarato: “Questo è stato un film complicato: è un’unica storia con sotto-trame che si intrecciano e arricchiscono il film. È stratificato, è il più compiuto dei miei film. Impatta una zona del nostro subconscio che risponde a un’emotività che non è calcolata, ma è come un’onda che cresce durante la visione. Racconta qualcosa di profondo e onesto, senza nessuna mediazione o interferenza“.

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