Ficarra e Picone raccontano "Il primo Natale"

I due comici conducono, attraverso il loro film, ad un viaggio interiore dentro sé stessi, "lontano da Babbo Natale e vicino agli ultimi". Risata e riflessione nel film 'Il primo Natale'

Ficarra e Picone raccontano "Il primo Natale"

Da ieri, nelle sale cinematografiche, si potrà vedere “Il primo Natale“, l’ultimo film di Ficarra e Picone, il duo comico che sa raccontare e far divertire riportando gli spettatori all’anno zero, l’anno in cui la storia fissa la nascita di Gesù. Sarà divertente entrare nel villaggio di Gesù in compagnia di un ladro e di un sacerdote e interloquire, attraverso di loro, con i personaggi storici che si mostrano sorpresi e increduli quando i due protagonisti, con tutto il bagaglio culturale e religioso di 2000 anni, raccontano di Dio fatto Bambino.

È questa la prima commedia natalizia del duo comico, Ficarra e Picone, che nel 2020 festeggerà 20 anni di carriera. Il trailer ufficiale de “Il primo Natale” è uscito circa un mese fa assicurando scene piacevoli e simpatiche e dal 12 dicembre ogni aspettativa potrà essere tradotta in realtà.

Così come succede in molti fumetti “Il primo Natale” riavvolge il nastro del tempo, portando i due amici indietro di 2000 anni. Ficarra racconta: “È divertente quando i comici vengono trasportati in un’altra epoca“, e Picone ammette: “ci siamo sentiti un po’ come Roberto Benigni e Massimo Troisi in ‘Non ci resta che piangere’, ma anche come Boldi e De Sica in ‘A spasso nel tempo’…“.

Nel film Salvo, travestito da San Giuseppe, personaggio del presepe vivente che il parroco don Valentino sta organizzando per Natale, cerca oggetti sacri da rubare. Don Valentino s’accorge del malintenzionato e lo insegue, nella corsa finiscono in Palestina al tempo della nascita di Gesù. Qui s’incontrano con il cattivissimo Erode, avranno a che fare con i romani, con gli zeloti e al momento opportuno anche con Maria e Giuseppe, assai diversi da come il Parroco li aveva sempre pensati.

Ficarra nel descrivere i due personaggi afferma che “sono due uomini molto diversi“, li accomuna solo la loro cecità, pertanto il viaggio dei protagonisti sarà un viaggio interiore. Il film, “laico e cristiano” insieme, come ha affermato Ficarra, avrà oltre alle simpatiche gag, spunti di riflessione che mettono “al centro l’uomo e l’attualità“. A detta dei due comici “Il viaggio è dentro noi stessi, lontano da Babbo Natale e vicino agli ultimi“.

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