Festival del Cinema di Venezia, la "Sala laguna" è stata intitolata alla regista Valentina Pedicini

Si tratta della professionista 42enne originaria di Brindisi deceduta in seguito ad una malattia lo scorso novembre, Cinecittà le ha dedicato anche un libro. Sul palco del Lido anche i suoi storici amici, Luca Cucci e Salvatore Barbarossa oltre al produttore Alfredo Covelli.

Festival del Cinema di Venezia, la "Sala laguna" è stata intitolata alla regista Valentina Pedicini

Il Festival del Cinema di Venezia lo scorso 31 agosto ha reso omaggio alla regista brindisina Valentina Pedicini, la 42enne scomparsa in seguito ad una malattia lo scorso mese di novembre del 2020. La sala di proiezione già nota come “Sala laguna” è stata infatti dedicata alla memoria della stessa Pedicini. Emozionante la cerimonia di premiazione andata in scena a Venezia, proprio all’apertura della kermesse cinematografica famosa in tutto il mondo. Tra l’altro, proprio a Venezia, la Pedicini si guadagnò l’attenzione della critica con il lungometraggio “Dove cadono le ombre”.

In quell’occasione il suo lavoro fu premiato con il “Nuovo Imaie Talent Award”, un riconoscimento quest’ultimo conseguito dall’attrice protagonista Federica Rossellini. Durante la cerimonia di premiazione, sul palco del Lido di Venezia erano presenti i suoi due amici, Luca Cucci e Salvatore Barbarossa, oltre al produttore Alfredo Covelli, con cui la Pedicini ha lavorato per il corometraggio “Era ieri”, riproposto proprio in occasione dell’inaugurazione della sala. 

Il libro di Cinecittà

Inoltre, Cinecittà ha dedicato alla professionista scomparsa un libro con foto e pensieri resi pubblici da alcuni professionisti del cinema. Quella di Valentina Pedicini è stata una grande carriera. Si era infatti diplomata in regia alla Zelig international school of documentary, per poi partecipare a numerosi festival che l’hanno portata sia alla ribalta nazionale che internazionale. 

Tra i premi si ricordano il Premio Solinas ottenuto con il film “Dal Profondo”, opera che entrò nella cinquina dei Nastri d’argento dei David di Donatello. Tra le opere prodotte dala Pedicini si ricorda “My Marlboro City”, un documentario che racconta le vicende del contrabbando di sigarette a Brindisi e “Faith”, miglior film documentario al festival Docs di Barcellona, in Spagna. 

Alla cerimonia hanno partecipato anche la parrocchia Sant’Antonio e il noto critico cinematografico Alberto Barbera, direttore della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Adesso, per sempre, il nome di Valentina Pedicini sarà legato alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. 

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