Enrico Brignano torna al cinema con la commedia “Tutta un’altra vita”

Il 53enne comico romano, torna nelle sale cinematografiche con “Tutta un’altra vita”, film in cui interpreta un tassista che per una settimana ha la possibilità di cambiare la propria vita, fuggendo dall’asfissiante tran tran quotidiano.

Enrico Brignano torna al cinema con la commedia “Tutta un’altra vita”

Dopo aver fatto ridere con Poveri ma ricchissimi, commedia in cui ha recitato al fianco di Christian De Sica e Anna Mazzamauro, Enrico Brignano torna nelle sale cinematografiche con un’altra pellicola che punta a far divertire il pubblico. Intitolata Tutta un’altra vita e diretta da Alessandro Pondi, il 53enne attore romano deve qui calarsi nei panni di Gianni, un tassista romano della Garbatella ossessionato dalla voglia di cambiare una vita fin troppo piatta e monotona.

Con il sogno di poter vincere al Superenalotto, evento che gli permetterebbe di lasciarsi alle spalle la routine di ogni giorno, quasi inaspettatamente ha l’occasione di poter uscire dal tran tran quotidiano, seppur solo per una settimana. Una coppia di facoltosi clienti in partenza per le Maldive, dimentica nel suo taxi le chiavi della loro lussuosa villa. Il protagonista non si lascia così sfuggire la chance di potersi cullare negli agi, seppur solo per sette giorni.

Da lì avrà modo di poter guidare una Lamborghini, bere champagne, usufruire della piscina e fare conoscenza di Lola, una escort che a sua volta desidera cambiar vita. Nelle sale dal 12 settembre, il film è stato girato nella zona EUR di Roma e sulle spiagge di Tarquinia e Civitavecchia. Prodotto da Rodeo Drive e Rai Cinema, nel cast figura anche Ilaria Spada, Paola Minaccioni e Maurizio Lombardi; non mancherà poi Rossella Brescia, alle prese con il suo primo cameo cinematografico.

Con questa pellicola si entra nel merito di quello che è il sogno di qualsiasi uomo comune, anche se lo stesso Brignano durante la presentazione del film, ha voluto ribadire che “se avessi una settimana di tempo per vivere la vita felice di un’altra persona, vivrei esattamente la mia”.

Pur nella sua comicità, il film si addentra in quella che è la possibilità di potersi immedesimare nei panni di una persona facoltosa, ma solo per finta. Ispirato alla comicità di Alberto Sordi, anche lui interprete di un “tassinaro” al cinema, la pellicola vuole altresì sviluppare un altro tema caro a Pondi: “nella società di oggi è più importante essere o apparire?”.

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