Uno dei migliori registi del cinema horror, George Romero, ci ha lasciato all’età di 77 anni. A riportare questa notizia è il Los Angeles Times, con il suo produttore Peter Grunwald che ha riferito che il regista è morto nel sonno dopo una breve lotta per un cancro ai polmoni. Con sè aveva sua moglie Suzanne Romero e sua figlia Tina Romero.
Il regista è nato a New York nel 1940, e George Romero dopo il diploma inizia a girare i primi corti e le pubblicità, e con alcuni suoi amici racimola 10 mila dollari per girare il suo primo film: “La notte dei morti viventi”, uno dei suoi capolavori più grandi. La pellicola, che aveva come protagonista Duane Jones e Judith O’Dea diventa in poco tempo uno dei film horror più importanti di tutti i tempi. E pensare che inizialmente il film venne criticato per le scene troppo crude, ma al botteghino incassò la bellezza di 18 milioni di dollari.
George Romero si può definire come uno dei percusori della categoria dei film horror, poiché inizialmente questi tipi di film erano visti solamente come puro intrattenimento, ma grazie al regista di New York, questi film presero sempre più importanza, poiché nelle sue pellicole non mancavano un linguaggio politico e sociale forte.
Dario Argento, uno dei migliori amici di George Romero, parlò così di lui durante la mostra di Venezia: “Noi che lo giravamo eravamo assolutamente consapevoli della dimensione politica del film, d’altronde si fa politica vivendo. Ogni film è politico nella misura in cui è immerso nella vita, io sono convinto che nel cinema tutto diventi politico se parla della realtà”.
Lo stesso Romero però rimase sorpreso di questo successo del film, poiché il suo intento iniziale era di fare un film “commerciale”, mettendo scene di violenza forti per fare andare il pubblico al cinema, rivelando che le citazioni alle crisi sociali del ’60 furono solamente una pura casualità.