David Lynch compie 75 anni, auguri al più visionario dei geni

David Lynch compie 75 anni, non si è mai fermato e il suo talento ha sconfinato dal cinema: ha realizzato dischi, mostre e video sperimentali, continua a sognare e a guardare al mondo con curiosità.

David Lynch compie 75 anni, auguri al più visionario dei geni

David Keith Lynch è nato a Missoula nello stato americano del Montana il 20 gennaio del 1946, oggi quindi compie 75 anni. Durante la sua lunga carriera è stato definito in molti modi, uno dei più efficaci probabilmente è stato “ultimo uomo del Rinascimento”. Un’etichetta dal sicuro impatto, ma che forse non è poi stilisticamente così corretta, a differenza di quella di “maggiore surrealista americano”. Senza dubbio è uno dei registi più misteriosi, emblematici e affascinanti di Hollywood, per questo nessuna definizione gli calza a pennello.

Poco più che adolescente seguiva il padre, ricercatore universitario, nei suoi viaggi e a 20 anni si trasferì a Philadelphia per frequentare l’accademia di belle arti. Inizialmente fu la pittura la sua grande passione, ma ben presto il cinema lo rapì. Arrivato a Los Angeles nel 1971, cominciò a girare i primi lavori grazie ad una borsa di studio dell’American Film Institute. Ci vollero 6 anni affinché «Eraserhead», il suo primo lungometraggio vedesse la luce. Il lavoro venne però considerato impossibile da distribuire. Lynch riuscì comunque a proiettarlo in qualche sale grazie all’aiuto di alcuni amici che forse ne avevano già intuito il genio visionario.

Sbarcato in Europa al festival del fantastico di Avoriaz, ricevette un’accoglienza decisamente diversa e divenne quasi subito un caso, un personaggio curioso, diverso da tutti gli altri e per questo irresistibilmente interessante.

Negli anni la sua cifra stilistica si è come ovvio evoluta, ma tutta la sua arte è sempre stata un continuo sperimentare, un mescolare esperienze e suggestioni visuali, con altre derivanti dalla meditazione e dai suoi viaggi. Forte poi il peso dell’inconscio, delle paure e nelle ossessioni giovanili.

I suoi «segreti di Twin Peaks»: divennero un punto di riferimento per ripensare il modo di fare fiction e più in generale di raccontare storie. I suoi personaggi, tornati in scena con «Fuoco cammina con me» nel 1992 e nel nuovo «Twin Peaks» nel 2017, continuano ad impressionare, incuriosire, ispirare, ancora oggi.

Nel frattempo David Lynch ha vinto la Palma d’oro a Cannes con il suo «Cuore selvaggio», si è fatto ispirare dai maggiori noir in «Strade perdute» e «Mulholland Drive» e ha dato sfogo alla sua incredibile vena creativa con il surreale «Inland Empire». Ha collezionato premi come il Leone d’oro a Venezia nel 2006 e il meritatissimo Oscar alla carriera nel 2019.

Non si è mai fermato e il suo talento ha sconfinato dal cinema: ha realizzato dischi, mostre e video sperimentali. Le idee, come ha lui stesso dichiarato in varie interviste, gli arrivano nei modi più impensati, semplicemente tenendo gli occhi ben aperti. A 75 anni continua a sognare e a guardare al mondo con curiosità, oltre che con una certa inquietudine.

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