Siamo al giorno 6 del Festival di Cannes, che anche oggi ci ha regalato una giornata di grande cinema. Oggi è stato il turno di La Loi du Marché, l’ultimo film del regista di casa Stéphane Brizé, che già dal titolo lascia presagire quale sarà la trama del film: il rapporto che intercorre tra l’individuo e le leggi dell’economia, che fanno sì che l’uomo debba scendere a compromessi con la sua visione di vita. Protagonista della vicenda è il cinquantenne Vincent Lindon, che a causa della disoccupazione si trova a dover scegliere se accettare o meno il ruolo di guardia di sicurezza in un supermercato, supervisionando (spiando?) i suoi colleghi: che fare?
Al Grand Thèâtre Lumière è stato proiettato anche il film Louder Than Bombs, l’ultima opera di Joachim Trier, che narra di una reporter di guerra, che si porta dietro un tremendo scheletro nell’armadio. La verità verrà a galla, ma un po’ come in Rahomon, il capolavoro di Kurosawa, ognuno dei protagonisti ne ha una, diversa da quella degli altri.
Molto interessante anche la proiezione del film d’animazione Inside Out, l’ultimo capolavoro della Pixar che dà, come solo la Pixar sa fare, un’interpretazione fantasiosa e suggestiva di come funzioni il cervello umano. Si tratta dell’ultimo film di Pete Docter, il regista di Monsters & Co. e di Up, oltre che sceneggiatore di Toy Story e Wall-E, in co-regia con Ronnie Del Carmen e Michael Arndt.
Per la sezione Un Certain Regard, è il turno di Cemetery of Splendour, il nuovo film dell’impronunciabile regista thailandese Apichatpong Weerasethakul, al limite del surrealismo (come ha abituato i suoi fan), con sogni, allucinazioni e fantasmi che sono ormai il marchio di fabbrica del regista di Bangkok. Sezione speciale anche per il messicano Las Elegidas di David Pablos, uno degli esponenti di spicco del cosiddetto Nuovo Cinema Messicano.