Biancaneve è esistita davvero: si chiamava Maria Sophia ed era un baronessa

Sembra che Biancaneve sia esistita davvero. In Germania è stata ritrovata la lapide della baronessa Maria Sophia von Erthal, l'ispiratrice della famosa fiaba dei fratelli Grimm.

Biancaneve è esistita davvero: si chiamava Maria Sophia ed era un baronessa

Sembra che la principessa Disney per antonomasia, ovvero Biancaneve, sia esistita realmente. Il nome della vera Biancaneve sarebbe Maria Sophia Margaretha Catherina von Erthal. In Germania, è stata ritrovata dal museo della diocesi di Bamberg la lapide di Maria Sophia von Erthal, una baronessa vissuta nel ’700 che avrebbe ispirato ai fratelli Grimm la fiaba di “Biancaneve e i sette nani“.

La baronessa Maria Sophia sarebbe vissuta in un castello della Baviera nord-occidentale, a Lohr am Main. Una cronistoria familiare la descrive come una “ragazza di insolita bellezza” che aiutava i poveri e i bisognosi. Quando diventò adolescente, la madre morì e il padre sposò una vedova “notevolmente dispotica”, una matrigna cattiva, che la tagliava fuori con ogni mezzo dalla vita di corte e che fece del suo meglio per escludere la figliastra in favore dei propri figli. Sembra che la matrigna abbia avuto successo, poiché Maria Sophia, diventata cieca da giovane, non si sposò mai e si trasferì nella casa di una nubile inglese a 60 miglia di distanza. Morì nel 1796 a 71 anni.

Nel 1804, però, la chiesa dove si trovava la lapide fu demolita e quest’ultima sembrava orami essere scomparsa ma recentemente è stata ritrovata proprio a Bamberg. La sua lapide di marmo è stata ritrovata in una casa a Bamberg, in Baviera, precisamente in una cantina e la famiglia che l’ha ritrovata ha deciso di donarla al Museo Diocesano di Hofburg.

Oltre alla figura della matrigna, ci sono però altri elementi in comune tra Biancaneve e la baronessa Maria Sophia. C’è, per esempio, la presenza, nella vicina cittadina di Bieber, di miniere con cunicoli talmente stretti da rendere possibile il passaggio solo ai bambini. C’è anche lo specchio magico, che è esposto proprio nel castello di Lohr ed è chiamato “The Talking Mirror”, lo specchio parlante. Si tratta di uno specchio che sarebbe stato regalato dal padre di Maria Sophia proprio alla sua seconda moglie.

I cittadini  di Bamberg sono molto orgogliosi del possibile collegamento tra Maria Sophia e Biancaneve, la fiaba pubblicata dai fratelli Grimm nel 1812. Secondo il direttore del museo Holger Kempkens, come ha dichiarato alla BBC, i famosi scrittori si sono ispirati alla storia della “vita di Sophia ben nota all’inizio del XIX secolo, anche se non ne abbiamo la certezza“. Considerato però che i fratelli Grimm hanno vissuto ad Hanau, che si trova solo a 50 km dalla città di Maria Sophia, non sembra un’ipotesi impossibile che la baronessa sia stata l’ispiratrice della fiaba di Biancaneve. Tra le altre cose, l’epitaffio della baronessa recita: “La nobile eroina del Cristianesimo: qui riposa dopo la vittoria della Fede, pronta per la risurrezione”.

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