Ben Affleck e Matt Damon sono compongono uno dei sodalizi più affiatati dello star system hollywoodiano. Amici fin dall’infanzia, i due attori sono riusciti ad ottenere il successo grazie al film, scritto a quattro mani, “Will Hunting – Genio Ribelle”, che li portò alla vittoria di un premio Oscar per la miglior sceneggiatura, ed hanno conservato una amicizia decennale che li ha portati più volte a collaborare professionalmente con successo.
I due stanno per ora per tornare a lavorare insieme per portare lo scandalo FIFA sul grande schermo, adattando una versione cinematografica del libro “Houses of Deceit” di Ken Bensinger, in uscita nel 2017.
Nonostante il fatto che libro, che è basato su un articolo del 2014 di Besinger, un finalista del premio Pulizer, non sia ancora uscito, c’è una enorme attesa per i contenuti che rivelerà al pubblico nel corso della sua narrazione, che segue la storia dell’ex esecutivo americano della FIFA Chuck Blazer, che nel 2013 ammise di aver accettato milioni di dollari come atto di corruzione nel corso degli ultimi 20 anni.
Data l’enorme attenzione mediatica che sta ricevendo lo scandalo, gli studio cinematografici si sono ritrovati in una vera e propria asta per ottenere la possibilità di portare il libro sul grande schermo, e secondo quanto riporta il The Hollywood Reporter, la Warner Bros. è riuscita ad ottenere i diritti per il libro per basarci un film, che sarà prodotto dalla Pearl Street Films, la compagnia di produzione di Affleck e Damon.
Il sito della rivista Entrateinment Weekly ha confermato che a dirigere la pellicola sarà Gavin O’Connor (“Warrior”, “Pride and Glory – Il Prezzo dell’Onore”), che tornerà a lavorare in Affleck dopo aver finito da poco le riprese del film drammatico “The Accountant”. E’ stato inoltre confermato che O’Connor lavorerà di nuovo con lo sceneggiatore di “Warrior” Anthony Tambakis.
Anche se non ci sono stati ancora annunci sul cast, Bensinger ha detto di vedere Blazer interpretato da qualcuno come John Goodman, che a suo dire potrebbe portare “furia e commedia al ruolo“.
“Adoro il fatto che questa sia una storia su un forte senso di giusto e sbagliato“, dice l’autore. “Non c’è molta ambiguità nel modo in cui queste persone si sono comportate.“