Come ogni anno, anche nel corso del 2017 sono stati in molti gli attori e registi stranieri che ci hanno lasciati.
Vi elenchiamo qui le morti celebri più importanti del 2017 in ambito cinematografico e televisivo. A febbraio, a poche ore dalla cerimonia degli Oscar, ci ha lasciati a causa di complicazioni sopraggiunte dopo un intervento a soli 61 anni Bill Paxton, iconico attore in famosissimi film come “Twitter”, “Aliens”, “Titanic” e “Terminator”.
Michael Parks, amato da Tarantino e noto per ruoli in film come “Kill Bill” e “Django Unchained”, è morto a 77 anni lo scorso marzo, mentre Martin Landau, vincitore di un Oscar grazie al suo ruolo di Bela Lugosi in “Ed Wood” di Tim Burton, è morto ad 89 anni a Los Angeles.
Altra leggenda del cinema che ci ha lasciati nel 2017 è Roger Moore, iconico 007 nei film di James Bond degli anni ’70 ed ’80, è morto ad 89 anni a Maggio. Jeanne Moreau, iconica attrice francese che ha dato il voto alla Nouvelle Vague con il suo ruolo da protagonista nel classico di Francois Truffaut “Jules e Jim”, è morta ad 89 anni a fine luglio.
Sempre a luglio se ne è andato a 71 anni John Heard, che tutti ricorderanno come il papà di Kevin in “Mamma ho perso l’aereo” e nel suo sequel.
I fan di Harry Potter sono stati rattristati dalla morte di Robert Hardy, interprete del Ministro della Magia Cornelius Fudge in quattro dei film della saga, venuto a mancare ad agosto a 91 anni, e da quella di John Hurt, interprete del venditore di bacchette magiche Ollivander, morto a gennaio a 77 anni. Hurt aveva interpretato anche il dittatore nel film cult “V per Vendetta”, che ha visto la scomparsa di un altro membro del cast; il 70enne Tim Pigott-Smith, morto improvvisamente ad Aprile e noto anche per ruoli in film come “Jupiter Ascending”, “Alice nel Paese delle Meraviglie” e recentemente “Victoria e Abdul”.
Risale invece a pochi giorni fa la morte Heather Menzies-Urich, la seconda figlia femmina in ordine di età tra i bambini Von Trapp di “Tutti insieme appassionatamente”, è morta a fine Dicembre a soli 68 anni.
Per quanto riguarda il piccolo schermo, alla veneranda età di 91 anni ci ha lasciati Earle Hyman, che interpretava il padre del Dottor Robinson nella popolare serie anni ’80 “I Robinson”. Brent Briscoe, noto per i lavori in serie tv come “Twin Peaks” e “Parks and Recreations”, è morto ad ottobre in seguito ad una caduta. Altre star di “Twin Peaks” che ci hanno lasciati sono Warren Frost, morto a febbraio a 91 anni dopo una lunga malattia, Miguel Ferrer, noto anche per ruolo in serie come “NCIS: Los Angeles” e “Desperate Housewives”, e Harry Dean Stanton, che era anche un attore cinematografico di successo con ruoli in film come “Alien” e “Il Miglio Verde”.
Richard Hatch, il Capitano Apollo della serie fantascientifica cult “Battlestar Galactica”, è morto a febbraio a 71 anni dopo una battaglia con un cancro al pancreas.
Altro volto del piccolo schermo che ci ha lasciati è Frank Vincent, attore de “I Soprano” morto a settembre a 78 anni. Nella carriera aveva avuto ruoli anche in “Toro Scatenato” e “Quei Bravi Ragazzi”.
Nelson Ellis, interprete di Lafayette nella serie tv “True Blood”, è morto per problemi cardiaci causati da una crisi di astinenza da alcool a soli 39 anni, mentre Deborah Walting, che interpretava la compagna del secondo Dottore nella iconica serie britannica “Doctor Who”, è morta a 69 anni dopo una breve battaglia contro il cancro.
Adam West, il volto di Batman nella popolarissima serie televisiva anni ’70, è morto a causa di una leucemia ad 88 anni, mentre Powers Boothe di “Deadwood” ci ha lasciati a 68 anni a causa di un attacco cardiaco.
Infine Erin Moran, la piccola Joanie Cunningham di Happy Days, è morta a soli 56 anni a causa di un cancro. Parlando di registi, Jonatan Demme, premio oscar per “Il Silenzio degli Innocenti” e “Philadelphia”, è morto ad aprile a 73 anni.
Robe Hooper, regista di film horror cult come “Non aprite quella porta” e “Poltergeist”, è morto ad agosto a 74 anni, mentre George Romero, iconico regista de “La terra dei morti viventi”, è morto a luglio a 77 anni.
John G. Avildsen, che ha lanciato la carriera di Silvester Stallone dirigendolo in “Rocky” ed ha diretto l’iconico “Karate Kid – Per Vincere domani”, è morto ad 81 anni lo scorso luglio.