Arriva al cinema il documentario sull’artista olandese Escher

"Escher, viaggio nell'infinito" è un documentario che esce al cinema oggi lunedì 16 dicembre e dà modo di scoprire un artista visionario attraverso le sue opere, le litografie, ma anche i suoi scritti, le lettere, i diari e molto altro, scoprendo anche l'uomo dietro tutto ciò.

Arriva al cinema il documentario sull’artista olandese Escher

Da oggi, lunedì 16 dicembre, sempre nel filone legato alla Grande Arte, arriva nei cinema un documentario dal titolo “Escher, viaggio nell’infinito” che racconta la vita, l’arte e il talento di questo visionario artista di origine olandese. La pellicola è diretta dal regista Robert Lutz e co-prodotta insieme a Wanted Cinema e Feltrinelli Real Cinema. Lo spettatore è immerso completamente nel suo mondo e la sua vita.

È la voce di Stephen Fry a raccontare, tramite lettere, diari, appunti, la vita di Escher, un artista che è diventato famoso grazie ai suoi trompe l’oeil e al fatto che riuscisse, come nessun altro, a indagare e scavare nella psiche umana. Proprio attraverso la sua voce, conosciamo il suo mondo fatto di dubbi, paure, ma anche la vita politica e molto altro. Nel documentario si intravedono anche i due dei suoi figli: George, di anni 92 e Jan di 80, i quali fornsicono un quadro commemorativo del padre.

Un documentario che dà spazio anche alla musica grazie al musicista Graham Nash che racconta come ha riscoperto questo artista visionario durante gli anni Settanta. Un documentario che pone anche l’accento su quello che Escher ha lasciato al mondo dell’arte ispirando pubblicità, film e tantissimi altri artisti che da lui hanno attinto lasciandosi ispirare.

Un documentario che racconta di Escher, del suo lavoro, del suo mondo, della sua arte. Lo spettatore ha modo d’immergersi totalmente nei luoghi della sua infanzia e della sua vita, per la precisione a Leeuwarden sino a spaziare in tantissimi altri luoghi, tra cui l’Italia durante l’ascesa di Mussolini, ma anche la Spagna prima di Franco, ma anche l’Olanda nel periodo dell’occupazione tedesca.

Un artista la cui produzione pittorica è ricca di tantissime opere, tra cui 448 litografie, xilografie e incisioni su legno, oltre a tantissimi disegni e schizzi. Oltre a questi immensi lavori, ha realizzato e creato anche tappeti, disegni per banconote, stampe, e tantissimo altro. Ha sempre giocato con l’architettura e i suoi infiniti spazi impossibili. Piccola curiosità: proprio come alcuni dei grandi artisti, quali Michelangelo e Leonardo Da Vinci, anche lui era mancino.

Continua a leggere su Fidelity News