Arriva al cinema "Aspromonte", il film sulla terra degli ultimi

Mimmo Calopresti dirige una pellicola, in uscita al cinema da giovedì 21 novembre, dal titolo "Aspromonte. La terra degli ultimi" che racconta della situazione al sud, ma anche del desiderio di non arrendersi e continuare a lottare per i propri sogni.

Arriva al cinema "Aspromonte", il film sulla terra degli ultimi

Da giovedì 21 novembre è nelle sale il fim “Aspromonte. La terra degli ultimi” che racconta, come dice il titolo, il mondo degli ultimi ribelli. Una pellicola diretta da Mimmo Calopresti, con Valeria Bruni Tedeschi nei panni della protagonista, ma vede un cast ricco di tante stelle, come ad esempio Francesco Colella e Marco Leonardi, compresa la partecipazione di Sergio Rubini.

Una pellicola scritta da Mimmo Calopresti insieme a Monica Zapelli,  la quale ha già scritto la sceneggiatura de “I cento passi”. Si tratta di una pellicola che trae spunto dal libro “Via dell’Aspromonte” di Pietro Criaco. Un film che è ambientato nell’Aspromonte della Calabria, per la precisione ad Africo, durante gli anni 50, dove una donna muore di parto in quanto i soccorsi del paese non riescono ad arrivare in tempo a causa di alcuni problemi alla strada.

Gli uomini, i quali vivono in uno stato di totale abbandono e dimenticati da tutti, cominciano a farsi sentire chiedendo al prefetto che ci sia un medico nella loro zona. La richiesta viene accontentata, ma continuano a ribellarsi in quanto decidono, di loro iniziativa, di costruire una strada e tutti i cittadini, compresi i bambini, si danno da fare per raggiungere questo obiettivo.

Giulia, una maestra elementare, giunta dal nord, insiste affinché i bambini e gli abitanti del luogo, imparino l’italiano affermando che “se Africo entrerà nel mondo grazie alla strada, i ragazzi dovranno conoscerlo prima, imparando a leggere e a scrivere”. Non tutti gli abitanti, compreso Don Totò, accettano questo nuovo diktat e decidono di ribellarsi.

Durante questa ribellione, dettata dal desiderio che le cose rimangano così come sono, vi è anche la storia di Andrea che vive le fasi cruciali dell’adolescenza, compresi i primi amori e i batticuori tipici di questa fase della vita. Calopresti, regista della pellicola, spiega: “è il racconto del Sud, del suo orgoglio, della forza della sua identità che diventa prigione, della grandiosa bellezza della sua natura che si intreccia con la miseria delle condizioni di vita, del suo isolamento e del sogno disperato dei suoi abitanti di far parte di un mondo più grande”.

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