Apre in Germania un museo dedicato a Terence Hill

È stato appena inaugurato in Germania un museo dedicato al grande Mario Girotti, in arte Terence Hill. Al suo interno sarà possibile rivivere i più grandi successi di un artista che ha da poco festeggiato 80 anni.

Apre in Germania un museo dedicato a Terence Hill

Ha finalmente aperto i battenti il museo dedicato a Terence Hill, all’anagrafe Mario Girotti. Per i fans dell’attore, che con Bud Spencer diede vita ad una nuovo tipo di comicità apprezzata in tutto il mondo, il nuovo punto di riferimento non può che essere Lommatzsch, cittadina della Sassonia a pochi chilometri da Dresda.

I fans dell’interprete del ciclo “sorrisi e cazzotti all’interno del museo potranno visionare una mostra permanente che contiene il meglio dei film da lui interpretati e che hanno fatto storia. La scelta del luogo non è stata casuale: la madre è originaria di questa zona, in cui lo stesso attore visse la sua infanzia nel periodo compreso tra il 1943 e il 1947.

Non è quindi un caso che solo pochi mesi fa Terence Hill abbia avuto modo di ricordare quegli anni in cui fu costretto a convivere con l’incubo della seconda guerra mondiale. All’epoca il conflitto stava volgendo al termine, con i bombardamenti degli alleati che si facevano sempre più intensi, mettendo a rischio la sua vita oltre che quella dei suoi cari.

La sua famiglia si trasferì in Italia solo nel 1947, dove poi l’attore ebbe la possibilità di diventare una star internazionale del cinema. La vera consacrazione arrivò comunque agli inizi degli anni ’70, grazie per lo più ad un film come “Lo chiamavano Trinità…“, parodia dei più popolari spaghetti-western che in quegli anni dettavano legge al botteghino. Il film diede il via ad una serie di altre pellicole come “Altrimenti ci arrabbiamo” o “Chi trova un amico trova un tesoro”, che segnarono un’epoca e che vengono tuttora costantemente riproposti in prima serata sul piccolo schermo.

Terence Hill non ha avuto modo di essere presente all’inaugurazione, in quanto impegnato con le riprese dell’ultima serie della fiction “Don Matteo“. Nonostante l’assenza, ha voluto comunque inviare un messaggio di vicinanza a tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa, destinata ad onorare al meglio un mostro sacro del cinema internazionale. “Il mio cuore è qui e mi sento onorato”, ha voluto ribadire scusandosi con tutti coloro che erano accorsi alla cerimonia di inaugurazione.

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