Alla scoperta di "Spider-man: no way home"

Questo sarà un mio parere sul film probabilmente più discusso dell'anno passato. Ricco di emozioni, colpi di scena, suspense che mi hanno incollato alla poltrona per tutta la durata di esso. L'articolo contiene spoiler.

Alla scoperta di "Spider-man: no way home"

Partiamo subito dalla domanda che tutti si sono fatti prima di entrare al cinema e di cui si è detto e discusso anche troppo, ci saranno gli altri Spider-Man? Sì; ovviamente Sì! Personalmente ho adorato la loro attiva partecipazione e non solo una comparsa stile cameo, però non mi è piaciuto il come sono arrivati; Ned riesce ad aprire 2 portali completamente a caso (dopo che abbiamo visto che per Doctor Strange non fu così facile, ci volle tempo e addestramento).

I due Uomo Ragno hanno avuto un ruolo fondamentale per il Peter Parker di Tom Holland, gli hanno fatto capire che anche loro hanno vissuto perdite che avrebbero destabilizzato chiunque ma non loro, perchè da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Ho trovato perfetta la scelta di inserire anche qui questa celebre frase detta, in questo caso, da zia May

Magistrale l’interpretazione di Zendaya ovvero MJ (ricordo che non si chiama Mary Jane ma Michelle Jones Watson). Anche lei offre un aiuto pazzesco alla causa riuscendo a convincere Peter a fare la scelta giusta. Scelta che inizialmente non si pone affatto con un Peter deciso a rimandare indietro i villain degli altri universi ma grazie alle parola di zia May cambia idea.

I villain di questo capitolo sono 5 (in realtà 4, doc Oc è un capitolo a parte). Essi sono Electro, Lizard, l’Uomo Sabbia e Green Goblin del magnifico Willem Dafoe che offre una splendida interpretazione e caratterizzazione di questo personaggio. Quasi tutti non vorrebbero tornare nei propri universi perchè scoprono di morire nei rispettivi combattimenti con gli altri due Spider-Man. Per questo i Peter cercano e trovano una cura per tutti, per conceder loro una seconda opportunità che tutti meritiamo.

A film praticamente finito finalmente entra in gioco Doctor Strange che aiuta il Peter di Tom a salvare nuovamente il mondo dall’arrivo di personaggi e cattivi dal multiverrso. Riescono solamente grazie ad un enorme sacrificio di Parker che decide di far dimenticare al mondo intero chi é.

Il finale ci lascia con un gran amaro in bocca poichè il nostro amichevole Spider-Man di quartiere sembra rinunciare alla sua amata MJ per salvarla da minacce future o semplicemente perchè la vede felice, senza di lui è riuscita ad entrare nell’università dei suoi sogni e ammette che è una delle cose più eccitanti che abbia mai provato e conoscendo la persona che è, deve essere qualcosa di veramente forte. Quindi, facendo le considerazioni finali, Peter ha perso tutti. Ha perso il suo “idolo” Tony Stark, sua zia May, il suo migliore amico Ned, la sua ragazza, Happy. Per lui si prospetta un nuovo inizio.

La prima scena post-credit ci fa capire che i venom di Tom Hardy non sono ambientati nell’universo di Tom Holland. Potrebbero essere ambientati in quello di Garfield (?) dato che lui stesso prima della battaglia sulla statua della libertà ammette di non aver mai combattuto contro un alieno ma che gli piacerebbe molto, sappiamo bene che alla Marvel piace lasciarci con queste domande.

La seconda scena, invece, ci ha fornito uno sguardo sul prossimo film targato Marvel, ovvero Doctor Strange: Multiverse of Madness.

In generale ho apprezzato tantissimo quest’opera tanto da farla entrare nella mia top 3 di film Marvel, mi ha suscitato tante emozioni, anche diverse tra loro e credo che questo debba essere lo scopo di ogni film, far uscire lo spettatore dalla sala quasi incredulo e gioioso.

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