È venuto a mancare l’attore americano William Hurt; molti lo ricorderanno per aver interpretato Rochester, nel film Jane Eyre, di Franco Zeffirelli, nel 1996 o Lost in Space con il Joey di Friends accanto a Gary Oldman, nel 1998, ma in particolare fece delle grandi pellicole come Figlio di un Dio minore, Gorky Park, Il bacio della donna Ragno (che gli valse un Oscar), Il grande freddo e Brivido caldo.
Hurt studiò alla Juillard school di New York, nato a Washington DC, era un attore molto schivo lontano dalle telecamere, sempre sfuggente e malinconico, studiò teologia all’Università, studiò dapprima teatro prima di dedicarsi al cinema, attore versatile e poliedrico, si impose subito al grande pubblico per le sue notevoli qualità attoriali.
Gli bastava stare in scena anche solo dieci minuti come attore non protagonista come ad esempio in A history of violence per imporre la sua presenza, i più giovani lo ricorderanno per aver interpretato nel franchise Hulk con Edward Norton il generale Ross, e negli ultimi film Avengers Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War, Avengers: Endgame e Black Widow di grande successo sui teenager di tutto il mondo.
Ebbe una vita privata molto turbolenta, dalle sue molteplici relazioni nacquero molti figli, e cadde anche nell’alcool e nella droga da giovane, ma questo non precludeva le sue ottime generalità attoriali, divenne celebre soprattutto negli anni 80.90 anche nel film A.I. intelligenza artificiale, Turista per caso, al New York Times si definì “un caratterista intrappolato nel corpo di un attore protagonista”.
Aveva molti lati oscuri, quel suo essere sempre meditabondo, anche nel grande schermo, molto geloso della sua privacy, non rilasciava mai interviste, la vedeva come rubargli l’anima, ricevette anche accuse di maltrattamento dalla ex moglie e purtroppo ora esce tutto il torbido del personaggio dietro la maschera.