Il mondo del cinema dice addio al premio Oscar Donald Sutherland, che è venuto a mancare all’età di 88 anni. Ad annunciare la notizia sui social è stato il figlio Kiefer Sutherland, che ha seguito le orme del padre diventando anche lui un famoso attore, poco prima che l’agente Missy Davy confermasse alla stampa che Donald è deceduto giovedì 20 giugno a Miami dopo una lunga malattia.
“Con il cuore pesante, vi dico che mio padre, Donald Sutherland, è deceduto“, ha scritto Kiefer su X, postando una foto in bianco e nero di se stesso da bambino con suo padre. “Personalmente lo ritengo uno degli attori più importanti della storia del cinema. Mai scoraggiato da un ruolo, buono, cattivo o brutto. Amava ciò che faceva e faceva ciò che amava, e non si può mai chiedere di più. Una vita ben vissuta“.
L’attore lascia cinque figli e cinque nipoti. Sutherland, che era stato precedentemente sposato con Lois Hardwick, sposò l’attrice Francine Racette nel 1972 ed ebbe con lei i primi tre figli Roeg, Rossif e Angus. Successivamente ha sposato l’attrice Shirley Douglas, dalla quale ha avuto Kiefer e Rachel.
L’attore canadese vanta una carriera durata sei decenni, spaziando tra vari generi. A livello televisivo, ha partecipato a serie come “Dirty Sexy Money“, “The Undoing – Le verità non dette”, “I pilastri della Terra” e “Lawmen – La storia di Bass Reeves”. Sul grande schermo, l’attore ha interpretato il ruolo di Mr. Bennet a fianco di Keira Knightley in “Orgoglio e pregiudizio“, del 2005 e Hawkeye Pierce in “M*A*S*H” del 1970.
Ha avuto innumerevoli ruoli cinematografici importanti in film come “Gente Comune” (1980) e “L’invasione degli ultracorpi” del 1978. Negli ultimi anni, si è fatto conoscere ad un pubblico più giovane interpretando il malvagio Presidente Snow in tutti e quattro i film della saga di “Hunger Games” con Jennifer Lawrence. Nonostante la sua carriera di spicco, non ha mai ricevuto una nomination agli Oscar, ma nel 2017 ha ricevuto un Academy Award onorario“per una vita di personaggi indelebili, resi con incrollabile veridicità“.