Addio a Claudio Sorrentino, stroncato dal Covid: ci lascia una grande voce

Noto soprattutto come doppiatore di attori del calibro di John Travolta, Mel Gibson e Bruce Willis, solo per citare i principali, Claudio Sorrentino si è spento ieri, all'età di 75 anni.

Addio a Claudio Sorrentino, stroncato dal Covid: ci lascia una grande voce

Claudio Sorrentino si è spento ieri 16 febbraio all’età di 75 anni, a causa di complicazioni legate al Covid-19. Sorrentino era noto nel mondo del cinema soprattutto per aver dato la voce italiana a diversi grandi attori del calibro di John Travolta, Mel Gibson e Bruce Willis. Esordì da giovanissimo, all’età di 11 anni, come doppiatore in “L’ultima carovana“, film di Delmer Daves, del 1956. Attore, autore e conduttore, Sorrentino era uno dei più stimati direttori di doppiaggio italiani, molti dei personaggi ai quali ha prestato la voce sono entrati, con pieno diritto e merito, nella storia del cinema.

Oltre ai tre attori sopracitati, nel corso della sua carriera doppiò numerosi attori, tra i quali si ricordano Russell Crowe, Jeff Bridges, Mickey Rourke, Willem Dafoe, Sylvester Stallone, Gerard Depardieu, Geoffrey Rush, Daniel Day-Lewis, Gary Oldman, Robert De Niro, William Hurt e Gene Wilder. Diede la voce anche al giovane Ron Howard, il Richie Cunningham della famosa serie tv “Happy Days” e negli anni Settanta fu la voce di Topolino. Fu protagonista anche in alcuni noti film d’animazione targati Walt Disney, come “Oliver & Company”, in cui prestò la voce al cane randagio Dodger, e “Red e Toby – Nemiciamici”, nel quale diede voce all’uccellino Cippi.

È stato anche conduttore di alcuni programmi Rai, tra i quali “È permesso?“, programma domenicale estivo trasmesso su rai 1 nel 1979 – di cui Sorrentino cantò anche la sigla omonima – mentre negli anni Ottanta figurò nella squadra di conduttori di “Tandem“, programma trasmesso da rai 2, del quale fu anche autore. Autore e conduttore anche de “I suoni del cinema“, trasmissione radiofonica legata al mondo del doppiaggio e trasmessa inizialmente da RDS e poi da Radio 101. Fu anche attivo nel sociale, figura infatti tra i fondatori del Segretariato sociale della Rai, e fu promotore di iniziative volte ad aiutare i giovani con i problemi della tossicodipendenza, dell’AIDS, dello studio e del lavoro.

Nel corso della sua carriera vinse anche numerosi premi, tra cinema, teatro e tv, come il Leggio d’oro alla carriera e il Premio della Critica nel 2010, mentre nel 2012 vinse un altro Premio della Critica e il Leggio d’oro per la direzione del doppiaggio. Ricoprì inoltre diverse cariche istituzionali, fu infatti Presidente dell’ADIR (Associazione Attori Doppiatori Italiani Riuniti), di cui era stato fondatore, Presidente dell’associazione culturale Cine Camere, Consigliere per il cinema e lo spettacolo del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Presidente dell’Accademia dei Mestieri del cinema e dello Spettacolo e Presidente dell’associazione culturale Culturando.

Una vita piena, ricca di soddisfazioni, quella di Claudio Sorrentino, voce che tutti ricorderemo in film come “Braveheart – Cuore impavido”, “Pulp Fiction”, “La febbre del sabato sera”, la saga di “Arma Letale” e quella di “Die Hard”. Ennesima vittima di un virus letale che ha invaso e sconvolto il mondo intero. Un virus che sembra quasi invincibile e che continua a mietere vittime in ogni parte del mondo e in ogni ceto sociale. Claudio Sorrentino, i cui funerali si svolgeranno in forma strettamente privata, è solo uno dei tanti volti, cari e meno cari, che il Covid-19 ci ha portato e continua a portarci via.

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