Il mondo del cinema e della cultura pop internazionale piange la scomparsa di Bjorn Andresen, attore e cantante svedese scomparso a 70 anni. Nato a Stoccolma nel 1955, Andresen è entrato nella storia del cinema grazie al ruolo di Tadzio in morte a Venezia di Luchino Visconti, tratto dal celebre romanzo di Thomas Mann.
Fu proprio Visconti a definirlo “il ragazzo più bello del XX secolo”, una definizione che lo avrebbe accompagnato per tutta la vita, imprimendogli un’identità unica nel panorama artistico mondiale. Prima di approdare al capolavoro di Visconti, Andresen aveva lavorato solo in un film, En karlekshistoria. Tuttavia, la sua bellezza androgina e magnetica lo rese immediatamente perfetto per il ruolo di Tadzio, il giovane polacco che suscita l’ossessione del protagonista Gustav von Aschenbach.
Il film, considerato oggi un classico della cinematografia internazionale, consacrò Andresen come icona di bellezza e simbolo di un’epoca. La sua interpretazione rimane impressa non solo per la perfezione estetica, ma anche per la capacità di incarnare l’innocenza e la fragilità di un adolescente al centro di desideri e ossessioni adulte.
Il successo internazionale derivante da m°rte a Venezia spinse Andresen a esplorare anche una carriera musicale. Negli anni ’70 si trasferì temporaneamente in Giappone, dove riscosse un discreto successo come cantante. La sua figura e il suo volto, così iconici, ispirarono persino la celebre autrice di manga Riyoko Ikeda nella creazione del personaggio di Lady Oscar, consolidando la sua influenza oltre i confini cinematografici.
Nonostante la notorietà iniziale, la carriera cinematografica di Andresen rimase relativamente limitata. Tra i suoi altri lavori spicca il ruolo in Midsommar – Il villaggio dei dannati di Ari Aster del 2019, dove appare quasi irriconoscibile, con barba lunga e capelli diradati, segnando un contrasto netto con la sua immagine giovanile di Tadzio.
La vita e la carriera di Andresen sono state raccontate anche nel documentario Il ragazzo più bello del XX secolo, che ne ha ripercorso i momenti più iconici e il rapporto con la fama acquisita in giovanissima età. Bjorn Andresen ha lasciato un segno indelebile nella cultura cinematografica e popolare: il suo volto, immortalato dall’obiettivo di Visconti, ha influenzato non solo il cinema, ma anche il mondo della musica e del manga, dimostrando quanto la sua immagine fosse universale e senza tempo. La sua scomparsa segna la fine di un’epoca, ma la sua figura rimarrà simbolo di bellezza e arte, celebrata da fan e critici di tutto il mondo.