Anche se non è arrivato ancora l’annuncio ufficiale, che questa sia l’ultima partita di Pippo Inzaghi sulla panchina del Milan è cosa certa, per i risultati ma anche per la corte spietata di Galliani ad Ancelotti, alla luce del sole – e anche con un pizzico di mancanza di rispetto per l’attuale allenatore rossonero -, che sarebbe la soluzione più volte auspicata da Berlusconi e Galliani.
Eppure, strano a dirsi, ma questo Milan nel finale di stagione aveva cominciato a giocare bene, e la partita di oggi ne è stata una testimonianza. Non c’era niente in ballo, d’accordo, ma fa comunque impressione vedere che, con gli uomini-chiave, questo Milan possa anche giocare un buon calcio. E’ la partita degli ex, e due di loro timbrano il cartellino: sono Pazzini e Bonaventura, due che qui hanno lasciato qualcosa di più che un semplice segno; dall’altra parte, il gol del momentaneo vantaggio dell’Atalanta lo aveva siglato Baselli, uno che un ex lo potrebbe diventare l’anno prossimo, visto che è proprio in ottica Milan.
Una vittoria, in sostanza, che non cambia la stagione rossonera, coi tifosi che escono un quarto d’ora prima dallo stadio, evitando di salutare la squadra in segno di protesta. Gli applausi, Inzaghi se li prende dal popolo atalantino, che non dimentica la stagione da capocannoniere nel 1997 proprio con l’Atalanta. Un allenamento da fine stagione, che però ha divertito il pubblico dell’Atleti d’Italia. Vantaggio atalantino con Baselli, che salta su cross di Moralez e inzucca al 22′, dopo che Denis su azione analoga aveva preso una clamorosa traversa.
Nel giro di due minuti, però, il Milan ribalta il risultato: prima Pazzini su rigore e poi Bonaventura (dopo un palo dello stesso Pazzini) portano il Milan in vantaggio tra il 36′ e il 38′. Poche occasioni per l’Atalanta nella ripresa, col Milan che chiude ancora con Bonaventura (che non esulta in nessuna delle due occasioni) che prima tira sul palo a porta vuota, e poi mette a sedere Sportiello per poi depositare in rete. E’ 1-3, ma non basterà a salvare la panchina di Inzaghi.