La notizia è questa: o Ancelotti andrà al Milan o starà fermo un anno. Il punto è che è facile capire, per chi segue un minimo il calcio, quale potrebbe essere la decisione di Carletto Ancelotti: anno sabbatico, con grande probabilità. Immaginiamo sia difficile passare dalle campagne acquisti faraoniche di Florentino Perez ai proverbiali parametri zero di Adriano Galliani; anche se quest’ultimo, forte anche del probabile passaggio di proprietà del Milan (sì, ma a chi?), ha tentato di convincere Ancelotti spiegandogli che avrà a disposizione più di 100 milioni per rifondare la squadra.
Ebbene, sembra che la missione di Galliani – che sembra sempre più diventare stalking – a Madrid per convincere Ancelotti, abbia portato ad una fumata grigia. L’unica novità è che soltanto dopo il 3 giugno sapremo la decisione di Ancelotti. Intervistato al suo arrivo a Malpensa, di ritorno dalla capitale spagnola, Galliani ha dichiarato: “Novità? Sull’aereo non è successo nulla. Con Carlo abbiamo discusso di tante cose e, adesso, speriamo che il 50% di cui ha parlato diventi il 100%. A. Ora Carletto deve fare questo intervento e, poi, parlare con i medici. Solo dopo l’operazione ci sentiremo per la risposta. Se non dovesse venire al Milan, si fermerebbe un anno: così mi ha detto Carlo“.
L’incontro di oggi è durato due ore, dalle 11 all’1, con Ancelotti e Galliani che si sono incontrati all’Hotel Wellington di Madrid. Anche l’ex allenatore del Real Madrid ha confermato le parole di Galliani: “Mercoledì decido. Con Galliani sto sempre bene. L’anno sabbatico? Vedremo”, aveva detto stamattina. Galliani, invece, si era espresso così: “Carlo ha l’idea di star fermo un anno, spero si convinca ad accettare il Milan, la risposta finale sarà mercoledì 3 giugno. Ci pensa ancora qualche giorno, mi ha detto che le possibilità sono 50 e 50, sono percentuali reali. Mercoledì lo chiamo, siamo d’accordo su tutto”. Sarà, ma ai tifosi è sembrato più un gesto di rispetto, quasi di educazione, più che di una possibilità concreta.