Il clamoroso scandalo che ha coinvolto la FIFA sarebbe stato ordito e messo in pratica dagli Stati Uniti d’America: è questa la versione di Vladimir Putin, secondo il quale questa vicenda non sarebbe altro che “L’ultimo evidente tentativo da parte degli USA di estendere la propria giurisdizione su altri Paesi”. Il Presidente russo, non propriamente un fan del modello statunitense, ha poi giustificato la propria affermazione spiegando che l’America “Non ha nulla a che fare con le vicende FIFA. I dirigenti arrestati-ha proseguito Putin-non sono cittadini americani”.
Insomma, Putin ha le idee chiare: è tutto un complotto (o gombloddo, per gli aficionados delle vicende di contiana memoria) degli Stati Uniti per controllare la Fifa. Ma per quale ragione? E’ presto detto: “Se non sbaglio, venerdì devono svolgersi le elezioni del Presidente della Fifa, ed il signor Blatter ha tutte le chance di essere rieletto. Noi sappiamo delle pressioni esercitate su di lui per vietare lo svolgimento del Campionato Mondiale di calcio del 2018 in Russia”. Tensioni di cui si era avuto un assaggio già in occasione delle Olimpiadi di Sochi.
Di ben altro avviso è invece Platini, che pur la testa dinanzi a Blatter l’ha chinata più di una volta dal suo avvento alla Presidenza della UEFA. Chiaro, in caso contrario, sarebbe partita la silurata. Per l’ex fuoriclasse della Juventus, si tratta semplicemente di uno scandalo che ha messo in luce vent’anni di corruzione. Il tutto sotto il naso di un Joseph Blatter alla meglio connivente, alla peggio criminale.
Per questo Michelle aveva chiosato: “Dimettiti”. Come peraltro da lui stesso raccontato ai microfoni in seguito allo scandalo: “L’ho voluto incontrare di persona. Gli ho detto che per il bene del calcio era bene se lasciava”. Ma stando alle dichiarazioni di Platini, Blatter gli avrebbe risposto semplicemente con un laconico: “Ora è tardi”. Il Presidente della UEFA si è poi lasciato andare così ad un commento personale: “Sono disgustato, non ne posso veramente più. Sono un ammiratore della storia della FIFA, e questo è davvero troppo […] Venerdì la stragrande maggioranza dei Paesi europei voterà il principe Alì”.