Dopo la tremenda delusione per l’offerta non conforme trovata nella busta dell’ultima asta fallimentare, il Parma ha ancora una piccola speranza di ricominciare dalla Serie B, evitando l’onta del fallimento e della ripartenza dalla Serie D: le trattative private. La decisione è stata presa oggi pomeriggio dal giudice Pietro Rogato, alla presenza dei curatori fallimentari, di Demetrio Albertini e del capitano della squadra Alessandro Lucarelli.
Il tempo massimo per presentare un’offerta privata è venerdì 12 giugno: le società interessate, oltre a mettere tutti i dati a disposizione, dovranno anche versare un deposito cauzionale. Entro il 15 giugno, invece, si saprà se il Parma giocherà in Serie B o in Serie D. La soluzione più logica, a questo punto, sarebbe quella di proseguire la trattativa con i due soggetti che avevano manifestato interesse per rilevare la società: Mike Piazza, che ‘scappò’ perché non vedeva chiaro sui debiti del Parma, e Giuseppe Corrado, il presidente e l’ad di ‘The Space Cinema’.
Ecco il comunicato ufficiale: “In data odierna il Giudice Delegato dott. Pietro Rogato, con il parere favorevole del comitato dei creditori, ha autorizzato i curatori fallimentari dott. Angelo Anedda e dott. Alberto Guiotto a procedere a trattative con gli interessati all’acquisto della azienda sportiva del Parma FC S.p.A. Al fine di verificare l’affidabilità degli interlocutori e la serietà del loro interesse il Giudice Delegato ha altresì disposto che entro il prossimo venerdì 12 giugno i soggetti interessati – pena la non ammissione alla trattativa – dovranno indicare esplicitamente gli effettivi titolari del capitale sociale e i requisiti di onorabilità degli amministratori della società acquirente. Tali informazioni erano già richieste dal Disciplinare di Gara per i tentativi di vendita precedenti. Entro lo stesso termine del 12 giugno p.v. i soggetti interessati alla trattativa dovranno versare un deposito cauzionale non inferiore ad euro 900.000,00 così come già previsto dal Disciplinare di Gara per la procedura di vendita tenutasi lo scorso 9 giugno. Tale deposito cauzionale sarà restituito non appena la trattativa si interrompa o l’operazione risulti non più fattibile“.