Odegaard da record: è il più giovane esordiente nella storia del Real Madrid

Esordendo all'età di 16 anni e 156 giorni, Martin Odegaard diventa il giocatore più giovane della storia del Real Madrid ad essere sceso in campo, subentrando a Cristiano Ronaldo nell'ultima giornata di Liga

Odegaard da record: è il più giovane esordiente nella storia del Real Madrid

Che fosse un predestinato, gli appassionati di calcio lo sanno da diversi mesi: Martin Odegaard, infatti, è diventata una star a livello europeo dopo aver stupito tutti in Norvegia, con la maglia dello Stromsgodset, che gli è valsa la convocazione nella nazionale maggiore della Norvegia. Fin qui, niente di strano: un buon giocatore che sta facendo carriera, penseranno i pochi che ancora non lo conoscono. In realtà, la carta d’identità di questo gioiellino dice che è nato il 17 dicembre del 1998, e che quando aveva appena compiuto 16 anni, una delle squadre più forti del mondo ha deciso di accaparrarselo, spendendo 3 milioni per questo incredibile talento.

E in effetti, Odegaard può essere considerato l’uomo (il ragazzino!) dei record: si tratta del più giovane marcatore della storia del campionato norvegese, e del più giovane esordiente nella nazionale della Norvegia, ad appena 15 anni e 253 giorni; inoltre, giocando 28 minuti nella partita tra Norvegia e Bulgaria, Odegaard diventa il calciatore più giovane a giocare una partita di qualificazione agli Europei, a 15 anni e 300 giorni.

Ebbene Odegaard, non contento dei record conquistati finora, ha voluto strapparne un altro, forse il più prestigioso fra tutti: entrando stasera al posto di Cristiano Ronaldo (siamo al minuto 58), Odegaard diventa il più giovane esordiente nella storia del Real Madrid, a 16 anni e 156 giorni. Avere un record del genere coi Blancos non è roba di tutti i giorni, e Ancelotti (forse all’ultima partita sulla panchina del Real Madrid), ha voluto regalare questa grande emozione al ragazzo norvegese, durante l’ultima giornata della Liga 2014-15.

Il pubblico del Bernabeu, sempre sensibile ai nuovi talenti, ha riservato al ragazzo norvegese tanti applausi di incoraggiamento, che Odegaard ha meritato con una buona serie di giocate, come quella che stava mandando in porta il Chicharito Hernandez, con l’azione fermata dall’assistente per un fuorigioco. E pensare che, dopo il suo arrivo al Castilla (la squadra ‘B’ del Real, allenata da Zidane), molti avevano storto il naso, con la squadra che ha subito un crollo verticale (dal primo posto alla promozione fallita). Come se fosse colpa di Odegaard… speriamo solo non si bruci troppo presto!

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