Diego Godin, nato a Rosario nel 1986, è un calciatore uruguaiano con passaporto spagnolo, attualmente difensore dell’Atletico Madrid e della nazionale uruguaiana, incredibile ma vero quello che stiamo per scrivere. E’ lui l’uomo che ha eliminato l’Italia dalla Coppa del Mondo 2014 con un gol nel finale di gara, costringendo gli azzurri ad abbandonare il sogno “mondiale” e Prandelli ed Abete a rassegnare le dimissioni. L’uomo che ha segnato il decimo titolo della sua storia all’Atletico Madrid, siglando la rete del pareggio al Camp Nou, nell’ultima gara della Liga contro il Barcellona e l’autore del gol in finale di Champions League che, anche grazie alla papera di Casillas, ha fatto tremare la corazzata Real sotto i suoi colpi. Un vero leader che molti vorrebbero nella propria squadra come difensore centrale, sia per la sua stazza fisica sia per le sue notevoli capacità difensive.
La sua storia è molto particolare, da 27 euro a una finale di Champions con l’Atletico Madrid e ora ai Mondiali in Brasile con l’Uruguay. La storia di Diego Godin racconta, come si evince da un documento della Asociación Uruguaya de Fútbol pubblicato su Twitter dall’attore uruguaiano Rafael Cotelo, tifoso del Cerro, che nel 2003, il 17enne sconosciuto uruguaiano venne acquistato dal Club Atletico Cerro di Montevideo per la misera somma di 27 euro dai rivali cittadini del Defensor Sporting. Un prezzo irrisorio e oggi incredibile per uno dei centrali difensivi considerato tra i migliori in circolazione, attualmente valutato circa 20 milioni di euro.
Da quel trasferimento in poi, Godin ne ha fatta di strada: dopo 3 anni al Cerro passò al National prima di passare in Spagna dove acquisì il doppio passaporto. Venne acquistato dal Villareal dove ha collezionato ben 91 presenze e 5 reti per passare poi nel 2010 all’Atletico Madrid dove attualmente vanta uno score di 5 gol in 109 partite.
Ecco il documento che testimonia il trasferimento di Godín nel 2003.
Una notizia molto curiosa che farà discutere tanto anche pensando alle ormai elevatissime cifre di trasferimento che si stanno vedendo negli ultimi anni tra le varie società di calcio europee e mondiali. Speriamo che arrivi presto un ridimensionamento anche per la situazione sociale ed economica attuale che stanno vivendo i vari paesi del mondo.