SP Automotive Chaos: ufficiale l’ultracar premium da 3000 CV

Dal quartier generale di Atene, la nuova casa automobilistica Spyros Panopoulos Automotive ha annunciato la mostruosa supercar SP Automotive Chaos, sia in versione Earth che Gravity Zero, con prestazioni degne della Formula 1.

SP Automotive Chaos: ufficiale l’ultracar premium da 3000 CV

La tecnologia, anche quella applicata alle auto, è spesso fatta per far sognare, e far sentire tutti dei piccoli supereroi: verso questo proposito sembra pienamente orientata la prossima offerta automobilistica della start-up ateniese Spyros Panopoulos Automotive che, nelle scorse ore, ha alzato il sipario sulla sua ventura “ultracar“, la SP Automotive Chaos, tanto esclusiva da esser concepita in soli 20 esemplari, venduti dalla casa d’aste Sotheby’s a prezzi che oscilleranno tra i 5.5 (versione base) e i 12.4 milioni di euro (top gamma).

In procinto di far segnare il giro più veloce per un’auto di serie, grazie al test sponsorizzato da Red Bull presso il circuito Ehra-Lessien, l’ultracar Chaos di SP si mantiene leggera adottando una scocca in polimero zylon, con il corpo stampato in 3D che, per il 78%, sarà formato da fibre di kevlar di carbonio o di carbonio miste a una lega di magnesio-titanio

Dimensionata a 5053 mm di lunghezza, 2068 mm di larghezza, e 1121 mm di altezza, con un interasse pari a 2854 mm, la SP Automotive Chaos ha un peso relazionato alla variante scelta (1388 kg per la Earth Version, 1272 kg per la Zero Gravity) ed esibisce cerchi in lega da 21 e 22 pollici, sospensioni indipendenti in magnesio o titanio a doppio braccio oscillante e, sempre stampati in 3D, un poker di terminali di scarico. L’impianto frenante prevede mozzi rotore in magnesio o titanio, e pinze freno frutto di stampa 3D applicate a dischi in carboceramica forati e ventilati, da 482 mm davanti e da 442 dietro. 

Grande cura è stata attribuita anche al propulsore, un biturbo V10 da 4 litri il cui blocco motore, progettato e realizzato internamente, è stampato in 3D in lega di magnesio o alluminio, con la stampa 3D scelta anche per pistoni e bielle (in titanio), e per l’albero motore a camme. Completano l’assetto i turbocompressori (due) in composti ceramici, magnesio e titanio e, sempre in titanio (o superlega Inconel), le valvole. 

Per dare dei numeri in termini di prestazioni, il motore in questione, interfacciato con una trasmissione a 7/8 marce a doppia frizione, dovrebbe sviluppare sulle 4 ruote motrici – in Earh Version – a 10.000-11.000 g/min 2077 cavalli vapore e una massimale coppia motrice di 1389 Newton metri, con lo 0-100 km/h fatto in 1.9 secondi, lo 0-300 km/h in 7.9 secondi, e il quarto di miglio completato in 8.1 secondi. La versione Zero Gravity, invece, a 11.800-12.200 g/min, dovrebbe sprigionare una potenza di 3107 cavalli vapore e una coppia motrice massima pari a 1984 Newton metri: l’accelerazione di tal modello, sostanziata in 1.55 secondi per lo 0-100 km/h, in 7.1 secondi per lo 0-300 km/h, in 7.5 secondi per il quarto di miglio, non a caso viene  vantata come superiore persino a quella di una monoposto di Formula 1.

In termini di paragone quanto a velocità massima, infine, viene assicurato un picco superiore ai 500 km orari, superando la versione Super Sport 300+ della Bugatti Chiron (484/490 km/h) e la SSC Tuatara (455.3 km/h) che, appena un anno fa, nell’Ottobre 2020, meritò il titolo di auto di produzione più veloce al mondo.

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