Google Car. Il computer ne è ufficialmente il conducente (per l’Nhtsa)

Dopo lunghi mesi di trepidante attesa, le Autorità USA hanno comunicato ufficialmente a Google che riconosceranno l'intelligenza artificiale a bordo delle auto a guida autonoma come un "conducente a tutti gli effetti"!

Google Car. Il computer ne è ufficialmente il conducente (per l’Nhtsa)

Era Novembre quando Google scrisse al Dipartimento dei Trasporti a stelle e strisce con lo scopo di spingere verso una legislazione ad hoc per le auto a guida autonoma che ne legittimasse, definitivamente, la circolazione nelle strade. Quel momento sembra finalmente arrivato visto che le Autorità USA hanno appena comunicato a Google che riconosceranno la sua intelligenza artificiale automotive come “conducente” a tutti gli effetti.

In effetti, in quel di Mountain View, ormai, disperavano di poter avere una risposta dalle autorità americane in tempi brevi. A Novembre, dopo un milione di miglia di test nel Texas, in California e nello stato di Whashington, Google aveva scritto al National Highway Transportation Safety (Nhtsa) per ottenere una legittimazione ufficiale alle sue auto a guida autonoma. Niente, nessuna risposta per molti, molti mesi. Sino ad oggi quando il medesimo ente ha risposto a Google con una lunga documentazione allegata il cui succo è che le autorità americane prendono atto che il concetto di guidatore, così com’era stato concepito negli ultimo 100 anni, è destinato a cambiare.

Visto che nelle future auto a guida autonoma non vi sarà nessuna una persona in grado di guidare fattualmente il veicolo, è lecito pensare che il ruolo di conducente vada attribuito all’intelligenza artificiale, la SDS (o Self-Driving System, sistema a guida automatica), che si occuperà – nel concreto – di assolvere a tal scopo.

Inutile dire che la comunicazione in questione avrà diverse implicazioni. A livello filosofico, saranno delle righe di codice a guidare un veicolo ed a badare alla sicurezza degli occupanti del medesimo e, a livello pratico, Google (ma anche Tesla, Faraday Future, General Motors, Toyota, Apple) potrà progettare delle auto senza la necessità del posto guidatore con tanto di volante e pedaliera. Pensateci: l’intero volume dell’auto potrà divenire una comoda living room per gli occupanti della medesima che, per esempio, potranno rilassarsi attorno a un tavolino o fare qualche sonnellino in attesa di giungere a destinazione.

Considerando anche che l’amministrazione Obama si è detta disponibile ad investire 4 miliardi di dollari (in 10 anni) nello sviluppo delle auto a guida autonoma, sembra veramente che i tempi siano maturi per poter vedere, finalmente, delle auto-matiche sull’asfalto delle nostre strade.

Ormai, col riconoscimento delle autorità USA sul fatto che l’intelligenza artificiale è un conducente a tutti gli effetti per le auto a guida autonoma, ci sarà solo da attendere che venga elaborato uno standard che certifichi le capacità “guidatorie” di questi veicoli e aspettare, con calma, che ne vengano risolti gli ultimi dettagli tecnici (ad es. la guida eccessivamente lenta e l’interazione con i pedoni).

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