Devel Sixty 6×6, il primo SUV attrezzato per resistere all’Apocalisse

Nel corso di un evento tenutosi nella cornice da sogno di Dubai, la locale Devel ha arricchito il suo poco comune listino automobilistico di un nuovo veicolo, il Devel Sixty 6x6, tecnicamente il primo SUV attrezzato per resistere all'Apocalisse.

Devel Sixty 6×6, il primo SUV attrezzato per resistere all’Apocalisse

In un evento tenutosi nella terra dei sogni, Dubai, ove si prospetta il volo di taxi aerei e l’ordine vien mantenuto da poliziotti robot (o umani, ma dotati di motodroni), Devel – una casa automobilistica fondata da alcun locali uomini d’affari col vezzo di stupire – ha annunciato un nuovo veicolo, che va a fare compagnia alla propria supercar da 3 milioni di dollari: si tratta di un più “modesto” SUV che, però, viene definito come in grado di superare l’Apocalisse!

Il listino della neonata Devel, a essere sinceri, non ha alcunché di “normale”. Ad inaugurarlo, qualche giorno fa, è stata un’auto che ha reso obsoleto il concetto di supercar, visto che la “Sixteen” (qui il prototipo) è in grado di ottenere – dal suo motore V16 quadri turbo – oltre 5000 cavalli vapore di potenza: una sorta, insomma, di proiettile su strada, dal modico prezzo di 3 milioni di dollari. Sempre in tema di mobilità estrema, nei giorni scorsi, la medesima azienda ha presentato l’inquietante e imponente “Sixty 6×6” che, già dal richiamo alfanumerico, si presenta come il SUV (questa la sua categoria di omologazione) in grado di superare una catastrofe “apocalittica.

Tecnicamente parlando, la Sixty 6×6 ha un telaio in carbonio, a protezione dei 6 posti interni, ed è mossa da un propulsore turbodiesel 6700 V8 che eroga la sua potenza, di “soli” 720 cavalli vapore, sulle 6 ruote in dotazione, tutte indipendenti.

Queste ultime gli assicurano, così assemblate, la capacità – garantita – di “camminare” sulle altre auto, sui muri, sulle macerie da bombardamento e, giocando in casa, sulle dune. La carrozzeria, secondo i manager dell’azienda, è in grado di reggere sia i colpi delle armi da fuoco, il minimo sindacale per un veicolo che nasconde (neanche tanto celate) origini militari, che gli attacchi chimici, riuscendo a districarsi nel cuore della notte, o in condizioni di pessima visibilità, grazie ad un sistema di visione notturna.

Naturalmente, si tratta – pur sempre – di una super auto, e le sue performance, già accennate con la potenza a 720 Cv, non si smentiscono neppure in sede di accelerazione, con uno sprint da ferma a 100 km/h quantificato in 5,8 secondi. Il tutto, con garanzia “anti Apocalisse”, sarà disponibile – per pochi fortunati – alla cifra di 500 mila dollari, mezzo milione di verdoni tondo tondo.

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