Codice della Strada: tra le novità le bici contromano, i 150 km/h in autostrada, e il divieto di fumo alla guida

La Commissione Trasporti alla Camera sta discutendo su alcune proposte di aggiornamento del Codice Stradale presentate da Lega e 5 Stelle. Biserni, il presidente dell'Asaps, propone la riflessione e la prudenza.

Codice della Strada: tra le novità le bici contromano, i 150 km/h in autostrada, e il divieto di fumo alla guida

Le novità (discusse come accadde nel 2016) del Codice della Strada che la Commissione Trasporti alla Camera sta discutendo sono diverse: tra queste, il via libera ai contromano per le biciclette, l’aumento a 150 km orari in autostrada, e il divieto di fumo per chi è alla guida anche se in auto non ci sono minori o donne in stato di gravidanza. 

A presentare la proposta di legge sono stati la Lega e i 5 Stelle chiedendo di rivedere e aggiornare il Codice della Strada. Per favorire le donne in gravidanza o con figli di età inferiore ai 12 mesi, chiedono inoltre che vengano predisposti dei ‘parcheggi rosa‘ loro riservati.

Le proposte in discussione

Nel testo presentato in Commissione, oltre al divieto di fumo per chi è alla guida, è stata chiesta una maggiore vigilanza, mediante sanzioni più elevate per chi, guidando, utilizzi dispositivi mobili. È stato chiesto l’aumento dei limiti orari sulle autostrade a tre corsie, portandolo a 150 km/h, e il riconoscimento “tra i velocipedi di tutti i mezzi categorizzabili di micro mobilità elettrica di piccola taglia come i segway, i monopattini, gli skate, e gli hoverboard“, si legge sul sito dell’agenzia stampa Adnkronos. Nel testo viene fatta richiesta di divieto alla circolazione di carrozze trainate da cavalli, mentre l’uso delle slitte sarà possibile solo se destinate al servizio di piazza.

La proposta di dare la possibilità ai ciclisti di andare contromano nei centri abitati dove la velocità non superano i 30 km/h sembra essere tra le più discusse. Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, l’Associazione sostenitori e amici della polizia stradale, all’Adnkronos ha fatto capire che la proposta di legge non è semplice: “Bisognerebbe sperimentare e monitorare con molta attenzione, la questione merita molta prudenza“, e non esclude l’aumento degli incidenti.

Non basta dare il via libera alle bici contromano, ma è necessario far osservare agli automobilisti i limiti di velocità, il rispetto dei semafori, come avviene nei Paesi nordici dove l’uso della bici è molto diffuso. Inoltre, ogni centro ha delle sue caratteristiche, come l’illuminazione, il fondo stradale, i viali pianeggianti o meno, che potrebbero far aumentare i sinistri. Per questo, Biserni sostiene che l’autorizzazione al contromano dovrà essere “concessa dai sindaci, che dovranno avere una ottima conoscenza dei black-point cittadini, luoghi dove avviene il maggior numero di incidenti con il coinvolgimento dei ciclisti”, sulle strade che verranno autorizzate al contromano.

Per niente favorevole alla proposta dell’aumento di velocità, elevato a 150 km/h, in autostrada a tre corsie, Biserni ritiene che sia solo un modo per “attrarre consensi e nient’altro“. Se ciò accade, l’Italia sarà l’unico paese al mondo a farlo, perché il risultato dall’aumento di velocità in autostrada sarebbe l’inquinamento, i maggiori consumi, e l’aumento degli incidenti, che farebbero perdere il tempo guadagnato nella velocità. Ancora non ci sono i dati del 2018, ma, conclude Biserni, nel 2017 il numero dei morti è aumentato rispetto al 2016.

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