Vittorio Sgarbi: il sottosegretario parla di arte

Storico dell'arte, impegnato politicamente e personaggio televisivo amato con una spiccata vena polemica. Quest'anno il sottosegretario alla cultura torna in scena con il suo nuovo spettacolo dedicato a Pasolini e Caravaggio al Teatro Olimpico di Roma.

Vittorio Sgarbi: il sottosegretario parla di arte

Vittorio Sgarbi non avrebbe bisogno di presentazioni ma due righe meritano di essere spese: storico dell’arte, da sempre impegnato politicamente e personaggio televisivo amato ed odiato specialmente per la sua spiccata vena polemica.

Già presidente del MART (Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto) è stato recentemente nominato, dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sottosegretario alla Cultura.

Questa vita dedicata all’arte e alla cultura lo hanno portato negli anni a frequentare grandi palcoscenici italiani portando in scena delle vere e proprie “lezioni di arte”. Nelle stagioni teatrali precedenti lo abbiamo visto occuparsi, tra gli altri, di Canova, Raffaello, Dante e Giotto e quest’anno non ha tardato a comunicare il suo nuovo spettacolo dedicato a Pasolini e Caravaggio prodotto da Corvino Produzioni, che sarà un riallestimento del “Caravaggio” che debuttò al Festival La Versiliana il 16 luglio 2015 .

Vittorio Sgarbi lo definisce così: “Caravaggio è doppiamente contemporaneo. È contemporaneo perché c’è, perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; ed è contemporaneo perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l’importanza della sua opera. Non sono stati il Settecento o l’Ottocento a capire Caravaggio, ma il nostro Novecento. Caravaggio viene riscoperto in un’epoca fortemente improntata ai valori della realtà, del popolo, della lotta di classe. Ogni secolo sceglie i propri artisti. E questo garantisce un’attualizzazione, un’interpretazione di artisti che non sono più del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento ma appartengono al tempo che li capisce, che li interpreta, che li sente contemporanei. Tra questi, nessuno è più vicino a noi, alle nostre paure, ai nostri stupori, alle nostre emozioni, di quanto non sia Caravaggio”.

Oggi 28 novembre, si è tenuta a Roma la conferenza stampa di presentazione del nuovo progetto presso il Teatro Olimpico, in cui sarà in scena dal 2 al 4 dicembre 2022. Lo spettacolo promette di “illumiare”, come lui stesso ha detto, il pubblico sulla storia degli artisti che si cela dietro alle grandi opere permettendogli così di comprenderne a pieno il significato. Ad accompagnare Vittorio Sgarbi sul palco le musiche, composte ed eseguite dal vivo con violino, viola, oud, elettronica, daValentino Corvino ed una video scenografia su ledwall realizzzata da Tommaso Arosio.

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