Villa Borghese ospita l’artista Damien Hirst

A Villa Borghese di Roma, da giugno a settembre, è fruibile la Mostra "Archaeology Now" di Damien Hirst, artista britannico contemporaneo, famoso per il teschio umano ricoperto di diamanti e l'enorme squalo tigre in formaldeide.

Villa Borghese ospita l’artista Damien Hirst

E’ attualmente in corso, al Museo di Villa Borghese di Roma, la clamorosa Mostra “Archaeology Now” di Damien Hirst, artista britannico contemporaneo, esponente di spicco degli Young British Artists (YBA), famoso per il teschio umano ricoperto di diamanti (For The Love of God, 2007), e l’enorme squalo tigre imbalsamato e posto in formaldeide dentro una vetrina (The Physical Impossibility Of Death In the Mind Of Someone Living, 1991).

Nella splendida cornice romana, s’impone un Nettuno in lapislazzuli e agata bianca, completamente ricoperto di molluschi, una Golden Monkey, due Lion Women provenienti da un tempio ittita, le vetrine in finto marmo, le didascalie romanzate, gli oggetti preziosi, manufatti che si si confondono tra i capolavori di Bernini, Caravaggio e Canova.

Opere che suscitano meraviglia entrando in simbiosi con la location, come nella Sala Egizia, o in contrasto, come per la serie Five Friends, tra sculture maestose ricoperte di crostacei e coralli, i teschi, le urne votive caratterizzate da un’ immaginario mitologico classico, egizio, orientale e sudamericano.

La mostra si pone come una riflessione sull’evoluzione del gusto, i probabili confini del rapporto tra antico e contemporaneo, la possibilità che un museo d’arte antica possa essere trasformato contemporaneamente nell’opera di un artista vivente. Dinanzi ad un presente confuso, lo spettatore si rifugia nel museo, simbolo di un passato cristallizzato e rassicurante, ma le creazioni di Damien Hirst, illusoriamente provenienti dal mondo di ieri, si manifestano come un terremoto artistico provocando paura, scalpore e ironia.

“Il mondo in cui viviamo è molto diverso rispetto a quello dei maestri che sono alla Galleria Borghese, Oggi si è artisti in maniera differente. Come artista non credo nel genio, credo nella libertà di espressione. Tutti possono arrivare a diventare artisti” hanno commentato i curatori della mostra Anna Coliva e Mario Codognato, fruibile da giugno a settembre, sotto l’egida e il supporto di Prada.

 

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