Venezia, Banksy colpisce ancora

L'ultima provocatoria performance dello street artist più famoso del momento. Venezia è stata location, soggetto e protagonista della singolare installazione di Banksy.

Venezia, Banksy colpisce ancora

Il noto artista inglese senza volto Banksy, uno dei maggiori esponenti della street art, torna a far parlare di sé con la sua ultima performance provocatoria. La vicenda è avvenuta lo scorso 9 maggio a Venezia, due giorni prima dell’apertura al pubblico della 58esima edizione dell’Esposizione Internazionale dell’Arte, ma è stata resa nota dallo stesso artista solo due giorni fa, attraverso un video pubblicato su Instagram, contenente le riprese della performance della particolare esposizione della sua ultima opera.

Banksy ha ripreso tutto. Le immagini mostrano l’arrivo dell’artista, mai ripreso in volto, in Piazza San Marco, il montaggio dell’installazione come un qualsisasi artista di strada, i dettagli dei quadri esposti e i passanti che si fermano a guardarla e a commentare. L’installazione dello street artist è composta da una serie di tele dipinte a olio, che accostate e viste nel loro insieme vanno a ricostruire l’immagine di una gigantesca nave da crociera he invade la laguna e incombe sui gondolieri veneziani.

Le immagini mostrano, inoltre, l’arrivo di due vigili urbani – che si sospetta siano stati probabilmente in accordo con l’artista – che chiedono all’uomo i documenti necessari che lo autorizzano ad esporre la usa opera e, dal momento che ne è sprovvisto, lo invitano a smontare tutto e ad allontanarsi: “Se non ha l’autorizzazione, mi dispiace, ma non può restare qui“. Successivamente le immagini mostrano l’allontanamento dell’artista, il cui volto è coperto da sciarpa e cappello, che spinge il carrello contenente la sua installazione, mentre sullo sfondo compare l’immagine di un’enorme nave da crociera che arriva in laguna.

L’intento dell’artista

L’opera esposta in Piazza San Marco, anche se per poco, è intitolata “Venice in oil“, titolo che secondo molti commentatori ha un doppio significato: Banksy avrebbe cioè voluto sia sottolineare la tecnica pittorica utilizzata che sensibilizzare i veneziani sul tema dell’inquinamento delle acque prodotto dalle navi da crociera e dai transatlantici. Quello di Banksy è, infatti, un riferimento diretto alle polemiche sulle navi da crociera in bacino San Marco e sul nuovo regolamento comunale antidegrado. Un’opera di denuncia sulle grandi navi che spesso con il loro passaggio oscurano l’orizzonte di Venezia e ne inquinano le acque. Banksy non è l’unico ad avere puntato il dito contro la presenza di questi giganti del mare davanti a Piazza San Marco. Già qualche anno fa, l’Unesco protestò contro le autorizzazioni concesse alle compagnie di navigazione, sostenendo la necessità di proteggere le acque lagunari.

Il famoso street artist è in realtà giunto in laguna con un duplice obiettivo: oltre a denunciare il tema delle grandi navi che entrano in bacino San Marco, l’intento dell’artista è stato anche quello di manifestare la propria delusione per il mancato invito alla Biennale d’Arte di Venezia. Il video pubblicato da Banksy su Instagram è, infatti, accompagnato da un commento: “Espongo alla Biennale di Venezia. Sebbene sia il più grande e prestigioso evento di arte nel mondo, per qualche ragione non sono mai stato invitato“. Nel video stesso è presente un’ulteriore frecciata alla manifestazione. Si sente, infatti, il commento di una signora che, osservando l’opera di Banksy, dichiara di trovarla più bella di un altro dipinto visto in Biennale.

Continua a leggere su Fidelity News