Sono storie e immagini inclusive, tutte da scoprire e guardare, quelle della bella iniziativa che va ad animare e ingentilire il grigiore dell’impattante struttura centrale di teleriscaldamento realizzata nell’area della Città Studi di Biella.
Da venerdì 24 marzo si potrà visitare l’allestimento “Stare a guardare” portatore di un importante messaggio di inclusività, fatto di storie che s’intrecciano e prendendo forma proprio sul serbatoio di accumulo termico della centrale.
L’impianto, realizzato dalla Ecotermica, fornisce riscaldamento, non solo al polo universitario di Città Studi e alle strutture ospitanti diversi istituti scolastici, ma anche alla vicina Casa circondariale.
Due mondi distanti, ma vicini.L’idea alla base di “Stare a guardare” è stata fortemente ispirata dall’opera di Michelangelo Pistoletto e ha l’intento di concretizzare un livello maggiormente elevato di connessione valoriale tra un luogo di formazione e uno che dovrebbe essere di redenzione.
Nelle intenzioni di Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte e dell’artista piacentina Claudia Losi, ha preso così forma un originale percorso creativo che ha visto il coinvolgimento di diversi attori e anche la collaborazione diretta di alcuni detenuti.
L’idea nasce infatti anche da alcuni commenti e disegni, lasciati proprio dai detenuti sui libri della biblioteca del carcere. Sono stati selezionati tredici tra questi testi, che sono stati poi condivisi e fatti crescere, con il coinvolgimento di vari lettori e utenti (interni ed esterni) della biblioteca, allo scopo di produrre delle nuove tracce, in forma di disegni, commenti e pareri.
L’associazione Trame Biellesi, con un gruppo di signore che si dedicano con passione alla tecnica del patchwork, ha poi per ogni libro creato una copertina di stoffa e i vari materiali, disegni e testi sono andati ad arricchirlo, diventando spunto per realizzare delle originali figure in metallo smaltato, che saranno collocate sul grande serbatoio di accumulo, a partire dal 24 marzo. Si sono scelti soprattutto dei colori pastello, che vadano a contrastare e alleggerire il grigio della struttura, senza impattare troppo con il paesaggio e dando un segnale di leggerezza e libertà, almeno sul fronte delle idee.
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