Scoperta una nuova opera attribuita a Michelangelo

Grande scoperta nel mondo dell'arte: il dipinto di una "Crocifissione" esposto a Treviso alla mostra dedicata a El Greco sarebbe opera del grande pittore Michelangelo. A confermarlo lo studio di Lionello Puppi, professore emerito di Ca' Foscari

Scoperta una nuova opera attribuita a Michelangelo

Il mondo dell’arte è sicuramente lieto di annunciare la grande scoperta fatta dal Professor Lionello Puppi, emerito insegnate di Ca’ Foscari, che attraverso studi approfonditi ha rivelato che l’opera raffigurante una “Crocifissione” esposta alla mostra dedicata a El Greco è in realtà un dipinto il cui stile è da attribuire ad un’altro grande maestro della pittura, ovvero Michelangelo Buonaroti, talentuoso artista protagonista del Rinascimento Italiano.

Michelangelo fu un artista geniale e al contempo irrequieto, il cui nome è associato a una serie di grandi opere che lo hanno consacrato nel panorama della storia dell’arte più aulica e che sono considerate in tutto il mondo fra i più importanti lavori creati nell’evoluzione dell’arte occidentale; basti citare il David, la Pietà, la Cupola di San Pietro o il ciclo di affreschi nella Cappella Sistina, che rappresentano solo alcuni dei suoi traguardi nati da un’ingenio artistico straordianrio.

Le generazioni a lui successive furono fortemente ispirate dal suo operato, dando vita, utilizzando anche altri modelli, al Manierismo, incentrato sul contetto della “maniera” dell’artista intesa come modalità unica e inscindibile del lavoro artistico.

Secondo le teorie elaborate dal Professor Puppi il quadro in questione, su tavola lignea,  intitolato “Cristo in croce”e risalente al 1539 sarebbe compatibile con un disegno preparatorio conservato a Londra, precisamente al British Museum.

Puppi ha recentemente dichiarato alla stampa: “Analisi diagnostiche del lavoro indicano compatibilità stilistica con Michelangelo. Dopo mesi di studi e ricerche non ho dubbi. Quest’opera la si cercava da anni”.

Una scoperta straordinaria per gli ammiratori dell’opera artistica del prestigioso artista toscano, che verrà ufficializzata dal docente alla comunità scientifica il prossimo autunno; non manca però lo scetticismo tra gli esperti, ad esempio il critico Vittorio Sgarbi ha così commentato la rivelazione di Puppi : “è una bella illusione, è vittima di una seduzione che ha toccato molti studiosi. Questa è solo una delle almeno dieci versioni esistenti”.

Continua a leggere su Fidelity News