La mostra dal titolo “Mario Schifano – Gianni Malabarba. Pittura e Poesia“, diventa un prezioso pretesto per andare ad esplorare e approfondire il profondo rapporto di amicizia e collaborazione che unì l’artista Schifano e il poeta e collezionista Malabarba.
Curata da Marco Meneguzzo e realizzata grazie alla collaborazione con l’Archivio Mario Schifano, la mostra milanese presenta ben 73 differenti opere d’arte, in parte inedite, provenienti dalla collezione privata della famiglia di Malabarba. La scelta delle opere è stata molto curata e apprezzabile e rivela con chiarezza l’avvenuta interazione tra pittura e poesia, come due espressioni artistiche distinte, ma fortemente dialoganti, perfetta rappresentazione del legame tra i due protagonisti dell’evento.
Vero cuore dell’iniziativa sono 64 opere su carta, che in sostanza vanno a ripercorrere tutta la produzione di Schifano, dall’esperienza del Futurismo rivisitato, passando per i Paesaggi, dalle Buste ai vari altri progetti. L’elemento centrale è la possibilità di scoprire una parte non nota ai più della produzione di Schifano, come le sue opere su carta, che offrono uno spunto per molti versi inedito e di sicuro stimolante e utile a comprendere in modo più profondo il lungo e complesso percorso artistico del pittore.
I lavori, per una ancor più efficace fruizione sono stati organizzati in appositi nuclei tematici e vanno a coprire diversi momenti e stili della carriera del prolifico artista.
Centrale è poi, come si evince fin dal titolo della mostra il rapporto tra Schifano e Malabarba, che si sviluppò intorno agli anni Settanta. Malabarba fu un importante collezionista, ma anche un poeta talentuoso e sensibile, che cercava di mettere in pratica una non semplice sintesi tra le diverse arti, dove la parola e la pittura diventassero ingredienti di un’unica e coinvolgente forma di espressione.
Il poeta inviava spesso i suoi componimenti a Schifano e l’artista li usava come fonte di ispirazione per alcune delle sue opere, si sviluppò quindi una collaborazione, un’autentica e unica sinergia tra le due forme artistiche e le due visioni umane e creative.
Schifano e Malabarba condivisero nel tempo un legame sempre più profondo, che si tradusse in un dialogo tra le rispettive arti, dando vita a lavori davvero intensi, oggi apprezzabili nella mostra milanese.
Da segnalare nell’allestimento anche l’inclusione di sei stampe fotografiche con autoritratti di Mario Schifano, che rimandano ai suoi grandi lavori incentrati sulla figura umana. Si tratta di un’originale riflessione sull’immagine dell’artista e con essa sul suo ruolo nella società.
La mostra è accompagnata da un catalogo, disponibile in edizione limitata e numerata, curato da Marco Meneguzzo, supporto prezioso per chiunque ami collezionare arte contemporanea.